venerdì 10 maggio 2019

Nessuno ha mai calcolato quanto siano pericolosi gli stupidi. Di Lucia Chessa.



Ho grande disagio a vivere in un paese dove quelli di Casa Pound, che al centro di Roma occupano abusivamente ed impunemente interi palazzi di proprietà pubblica, insultano e minacciano una famiglia Rom affinchè sgomberi un alloggio assegnato secondo le regole. E nel mentre al governo abbiamo Salvini che, incurante di tanta violenza e in un crescendo di spudorato ammiccare, twittava di vecchie canzoni dichiarando che i Nomadi che cantavano Guccini, sono gli unici nomadi che gli stanno simpatici.

E nel mentre al governo abbiamo Di Maio che, per non stare indietro in questa tragica gara di disumanità, sproloquiava di italiani che vengono primi e redarguiva la Raggi meritoriamente presente nel luogo in cui sinistri figuri continuano ad assediare e a minacciare la famiglia Rom assegnataria dell’alloggio popolare. In questi giorni a Roma va in scena il fascismo razzista, quello che, con straordinaria incapacità di analisi, spesso anche molto interessata, tanti si ostinano a negare e a derubricare come storia chiusa.

Ogni vergogna storica e umana ha avuto i suoi negazionisti e così è anche oggi. Questi minimizzano favorendo così il montare di questo vomitevole rigurgito. In realtà si sta sgretolando uno dei principi fondanti di ogni convivenza umana e cioè il principio di uguaglianza e di non discriminazione. Sta montando un’idea che vede alcuni superiori e altri inferiori e concepisce un’organizzazione dove ci sono primi e ultimi, inclusi ed esclusi, scelti e scartati. La Lega cresce su questa idea e goffamente il Movimento insegue in una gara immorale a contendersi i voti di questa destra xenofobia e razzista che ha risollevato la testa sdoganata dal governo del cambiamento.

Una cosa però vorrei dire a chi gradisce queste novità e osserva soddisfatto il crescere di un modello dove c’è chi viene prima e chi viene dopo, chi sta in alto e chi sta in basso, “chi è salvato e chi è sommerso”. Accertatevi bene di avere le caratteristiche (economiche, culturali, sociali, di genere, di provenienza geografica, anche di salute, e perché no di aspetto fisico ecc ecc) per stare sempre verso l’alto della piramide che stupidamente state costruendo, in caso contrario correte il serio rischio di finire voi stessi schiacciati dalla macchina che state mettendo a punto con le vostre mani.

Accertatevi bene di avere la forza economica, culturale e sociale per stare sempre nel gruppo di quelli scelti e mai in quello degli scartati perché se no, oltre che stronzi siete anche cretini. Secondo me, nessuno ha mai calcolato bene quanto sono pericolosi gli stupidi. Quelli che, anche nella massima inconsapevolezza, producono danni a sé e agli altri. E buongiorno niente.

Di Lucia Chessa

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