mercoledì 22 maggio 2019

Truzzu e Ghirra sui rifiuti: «Le nostre soluzioni per il porta a porta in città»


Unione Sarda

VERSO IL VOTO. Truzzu e Ghirra sui rifiuti: «Le nostre soluzioni per il porta a porta in città» Mastelli pesanti e ingombranti, discariche per strada ed ecocentri: le ricette dei candidati sindaco

La raccolta dei rifiuti porta a porta è uno dei temi più caldi della campagna elettorale, quello per il quale entrambi i candidati a sindaco hanno annunciato correttivi in caso di vittoria. Le posizioni, tuttavia, sono diametralmente opposte. Per Francesca Ghirra (centrosinistra) si tratta di un meccanismo che ha dato buoni risultati ma che non è entrato ancora a pieno regime: «Il servizio ha portato a una riduzione del conferimento in discarica con un risparmio di 5 milioni e notevoli benefici per la salute. Per non parlare dei 15mila evasori individuati. Gli introiti contribuiranno a un ulteriore abbattimento della Tari».

Secondo Paolo Truzzu (centrodestra) invece è stato un vero flop: «Questo sistema ha messo in difficoltà tante famiglie e tanti cittadini, non ha migliorato la qualità della raccolta. Purtroppo l'appalto c'è e non si può ignorare ma il piano per il futuro meriterà una riflessione seria». Ecco le soluzioni che i due sfidanti offrono ad alcuni dei problemi messi in evidenza dai cittadini.

Discariche a cielo aperto in città. Ghirra: «Intanto credo che molti residenti dei Comuni circostanti continuino a conferire i rifiuti qui, questo è un fenomeno che paghiamo da tempo. Per quel che riguarda Cagliari, sarà utile organizzare incontri per promuovere il servizio e potenziare i controlli con i vigili, le telecamere e i droni». Truzzu: «Siamo a livelli di emergenza sanitaria con i gabbiani che aprono i sacchi e spargono rifiuti per strada. È necessaria un'operazione di comunicazione, informazione e controllo».

I marciapiedi sono occupati dai mastelli, come si risolve? Ghirra: «Con l'utilizzo di ganci per appenderli al muro, fornendo bidoni condominiali nei quartieri come Fonsarda e San Benedetto e potenziando le isole ecologiche». Truzzu: «Consegnando il mastello condominiale in tutti i palazzi per ridurre la superficie d'ingombro. Un altro elemento che potrebbe essere utile è potenziare il ritiro notturno».

Anziani e disabili non riescono a portare fuori i mastelli. Ghirra: «Rivedendo le frequenze del ritiro si ridurrebbero i disagi». Truzzu: «Torniamo al concetto del mastello condominiale grazie al quale non saranno costretti a trascinare il peso per la strada».

Gli orari di ritiro impongono la sveglia all'alba. Ghirra: «Sono assolutamente da rivedere. È un problema che dovremo affrontare in concerto con le attività produttive e le associazioni di categoria». Truzzu: «Sono costretto a ripetermi, ma con il mastello condominiale ci si può affidare alle società specializzate che si occupano di esporlo all'orario previsto».

Duemila famiglie delle case popolari non hanno ritirato mastelli. Ghirra: «Sarà utile incontrare i cittadini e avviare una comunicazione diretta per spiegare loro i vantaggi che il porta a porta garantirà a tutti». Truzzu: «Su questo problema occorrerà ragionare con la società che ha vinto l'appalto e con i funzionari del servizio. Finora è mancato il filo diretto con i cittadini, la comunicazione».

Con il passaggio dei mezzi per il ritiro i mastelli si rompono, soprattutto nel centro storico. Ghirra: «Si risolve attraverso i ganci e potenziando le isole ecologiche. In alcune zone, come Castello, ci sono delle misure già previste». Truzzu: «Abbiamo speso molti soldi per il materiale quando sarebbe bastata una tessera con il microchip e un cassonetto che si apre solo se la persona è abilitata».

I sacchi semi trasparenti per i pannoloni non rispettano la privacy. Ghirra: «In realtà è già stato spiegato che i cittadini hanno la possibilità di metterli nei contenitori del secco. Truzzu: «La risposta sarebbe fare un ritiro ad hoc. Ha un costo? Va bene, ma si può prevedere».

Perché non usare un mastello jolly? Ghirra: «È stato fatto per garantire a tutti i cittadini il giusto numero di bidoni che tra l'altro sono impilabili». Truzzu: «Credo sia stato fatto per aiutare a differenziare il cittadino»

Questione ecocentri. Ghirra: «Esistono le isole ecologiche a San Michele, Sant'Elia e in via Mercalli e l'appalto prevede la realizzazione di cinque ecocentri. Il primo sarà quello di Sant'Elia e prevede anche il percorso del riuso e il mercatino perché lo scopo è produrre sempre meno rifiuti». Truzzu: «Bisogna incentivare il conferimento in discarica: prevedere uno sconto per chi porta direttamente i rifiuti all'ecocentro. La Tari sarebbe scesa lo stesso e la città non sarebbe in queste condizioni».

Mariella Careddu

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Federico Marini
marini.federico70@gmail.com
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