giovedì 9 maggio 2019

La musica come scambio per crescere tutti insieme. Di Giuliana Lostia di Santa Sofia

Quando ero una pischella e mi affacciavo le prime volte nel giro musicale (come uditrice), ero rimasta molto colpita dall’atmosfera bellissima che si respirava in un locale di Quartu dove si poteva ascoltare dell’ottima musica dal vivo e contemporaneamente stare in mezzo a tutti i Musicisti che in quegli anni suonavano a Cagliari e dintorni. Era una festa. Quasi sempre lì trovavi tutti lì, che suonavano o che ascoltavano, ma comunque presenti.

E io restavo affascinata da quell’ambiente e sognavo a occhi aperti di farne parte un giorno... Quel locale si chiamava Ottocento. A pensarci adesso sembrerebbe un locale del MILLE ottocento perché oggi una cosa del genere è impensabile.

E io mi chiedo, dov’è finita quella sana idea di Musica? Dove sono tutti quei Musicisti che alimentavano nel cuore delle ragazzine come me, e dei giovani in generale, il sogno di diventare come loro? Perché a Cagliari, oggi, i Musicisti (con la M maiuscola mi riferisco a chi ha fatto della musica la propria vita e/o cerca di vivere con Lei) non vanno a sentire i colleghi che suonano?

Anziché pensare al proprio piccolissimo orticello e innaffiare gelosamente l’unica piantina (pure sfigatella), perché non ragionare più in grande e immaginare un grande giardino pieno di piante e fiori?  Eppure avremmo tutti da imparare dagli altri e al contempo da dare, perché la Musica dovrebbe essere questo, un meraviglioso scambio e una crescita per tutti.

E invece.... vai a sentire Musica dal vivo e non trovi UN Musicista nel pubblico (a volte in effetti uno o due, me compresa), quando a suonare magari sono pure colleghi/amici con cui Suoni! Tristezza...

Eppure non ci vorrebbe molto, se tutti ragionassimo come se fossimo ognuno parte di una unica realtà musicale e collaborassimo attivamente per far sì che a ogni serata ci fosse sempre pubblico, con l’idea che c’è posto per tutti e che così facendo tutti potremmo suonare ciclicamente senza paura che ci venga annullata la serata perché non ci sono prenotazioni (umiliante
), sarebbe una gran figata!!

Siamo così tanti...

se si riuscisse a mettere da parte un po’ di invidia ricordandoci chi seusu a Casteddu, e creassimo un giro Musicale ragionando come fosse sempre una festa dove ognuno “porta qualcosa”, forse sarebbe la volta buona che i nostri Musicisti anziché scappare metterebbero qui le radici..

Ajo’.. pensiamoci..

Un abbraccio!

Di Giuliana Lostia di Santa Sofia

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