giovedì 30 novembre 2017

Dove portiamo i nostri figli? La differenza tra idiozia e privilegio.


Ho appena scoperto che in Gemania e in Norvegia il rapporto educatori-bambini negli asili nido è 1:3. In Italia quasi sempre è 1:8, o nel caso dei più piccini 1:6. Eppure quando a volte le educatrici protestano per avere un rapporto più basso - come è capitato a Foligno - solitamente il commento dei cittadini (e anche di molti amministratori comunali) è di questo tenore: 'non hanno voglia di lavorare', oppure 'hanno paura di prendersi le loro responsabilità', o peggio ancora 'ecco i soliti privilegiati del pubblico impiego italiano, non rompessero le scatole'.

E' così che abbiamo schiantato il nostro paese. Mio figlio - e tutti i vostri figli - hanno avuto un servizio peggiore rispetto ad un bambino tedesco o norvegese anche perché non siamo stati capaci di sostenere e comprendere le ragioni di chi questi servizi li tiene in piedi ogni giorno. Anche perché non ci siamo mai occupati di valorizzare e migliorare la qualità di quel lavoro.

Per il senso comune era tutto solo spreco, privilegio, insostenibile eredità di un passato che non c'è più. Vi ricordate le campagne a tambur battente contro le famose 18 ore degli insegnanti, solo per fare un esempio? Accecati dal qualunquismo liberista ci siamo fatti tagliare il ramo su cui eravamo seduti. E ora quelli che potevano essere uccelli sono diventati polli, da crescere - è ovvio - tassativamente nelle classi pollaio.


Di Elisabetta Piccolotti.

Nessun commento:

Posta un commento