lunedì 18 giugno 2018

Rassegna stampa 18 Giugno 2018


Unione Sarda

TUVIXEDDU. La Regione invia una lettera alla società di Cualbu dopo l'ultima sentenza «L'impresa restituisca i soldi» - Trenta giorni di tempo. Il costruttore ricorre in Cassazione

Quei soldi devono rientrare nelle casse di viale Trento. Il pasticcio giudiziario di Tuvixeddu non si è ancora concluso ma la Regione si è già attivata per portare a esecuzione la sentenza della Corte d'appello di Roma e ottenere dall'impresa di Gualtiero Cualbu la restituzione del maxi-risarcimento, versato nel 2014 alla società per il blocco dei progetti edilizi sul colle. Uno stop ai lavori dichiarato invece legittimo dai giudici romani che, su impugnazione della Regione, hanno annullato il lodo arbitrale che aveva stabilito a favore della società il pagamento di 77,8 milioni di euro (lievitati a 83 e 850mila euro con gli interessi legali).

Il danno arrecato alla Nuova iniziative Coimpresa è stato limitato dai giudici nella somma di un milione e 205mila euro, calcolando 38.900 euro per 31 giorni, l'intervallo di tempo decorso tra il primo stop al cantiere (agosto 2006) e l'entrata in vigore del Piano paesaggistico regionale (Ppr dell'8 settembre).

LA REGIONE «Come avviene in questi casi abbiamo inoltrato una nota bonaria alla società chiedendo la restituzione dell'importo dovuto - fa sapere il direttore generale della presidenza della Regione, Alessandro De Martini - siamo ancora in attesa ma la scadenza dei 30 giorni si avvicina. Se non pagheranno, saremo autorizzati a rivolgerci al giudice per ottenere un titolo esecutivo e procedere con il pignoramento. Nel frattempo ci hanno chiesto un incontro e ascolteremo le loro ragioni, come sempre fa una pubblica amministrazione. Ma confidiamo che la società si metta nelle condizione di pagarci: sono soldi pubblici, li dobbiamo avere e ne rispondiamo».

L'IMPRESA A Coimpresa non resta che il ricorso in Cassazione. «Sarà presentato a giorni - assicura il figlio di Gualtiero Cualbu, Giuseppe - sotto il profilo risarcitorio si vedrà, ognuno vanta crediti e nei gradi di giudizio ancora aperti se ne discuterà: l'ingiustizia commessa è palese ed enorme e dopo quello che ci è costato non sarà facile fa ripartire un progetto sul quale abbiamo investito tante risorse e lavoro e che era pensato per riqualificare e reinserire nel tessuto urbano quei quartieri di via Codroipo e via Castelli».

Oggi, 18 anni dopo l'accordo di programma firmato con Regione e Comune, del “progetto di riqualificazione urbana e ambientale dei colli di Sant'Avendrace” resta la costruzione di soli due palazzi e l'incompiuta del tunnel per la strada verso via Falzarego.

ENTI LOCALI Una parte del parco della necropoli ha preso forma negli ultimi anni. Il Comune, come aveva stabilito il Consiglio di Stato nel 2011 (con una sentenza decisiva che rafforzando i vincoli aveva bloccato tutto l'investimento immobiliare), pur non avendo competenza in materia di paesaggio, è uno degli attori dei tavoli di copianificazione aperti con la Sovrintendenza e la Regione per individuare le fasce di tutela di Tuvixeddu.

«Quando la Regione recepirà le risultanze di questo lavoro nel Ppr potremo adeguare ilPuc», spiega l'assessora comunale all'Urbanistica Francesca Ghirra, confermando la volontà di procedere con progetti di riqualificazione su tutta la zona, come si sta facendo in tutti gli ambiti urbani. 

In realtà per l'assessore regionale agli Enti locali, Cristiano Erriu, «la palla passa al Comune che deve recepire quanto sottoscritto e risultato dalla copianificazione nel Puc. Si tratta di un parco urbano in un contesto metropolitano, il potere-dovere di coordinamento spetta alla città di Cagliari o eventualmente a quella metropolitana. Ci sono poi altri strumenti, come quello dell'intesa, per poter intervenire».

Carla Raggio


La Nuova

Il consigliere regionale cacciato dal Psd'Az per l'attacco a Salvini
sui migranti «Le mie parole le avrebbe dovute
pronunciare Solinas. Ma è rimasto zitto»
Carta: «Io resto sardista l'espulsione è senza senso»

di Alessandro Pirina
SASSARI

Non ha mai digerito l'alleanza con la Lega, e ancora meno la scomparsa
dei quattro mori dalla scheda elettorale a favore del leone alato di
San Marco. Ma è soprattutto la politica dei porti chiusi e della
pacchia finita di Salvini a farlo andare su tutte le furie. A fargli
gridare tutta la sua rabbia contro i vertici del Psd'Az che hanno
voluto stringere il patto con la Lega. Un duro atto d'accusa, urlato
nell'aula di Consiglio regionale, che ad Angelo Carta è costato
l'espulsione, o il mancato rinnovo della tessera che è la stessa cosa,
dal partito a cui è iscritto dal 1988. Carta, è stato
cacciato...

«Finora non ho ricevuto nessuna comunicazione ufficiale. da
parte di Christian Solinas (il segretario del partito, ndr).
Sinceramente non vedo il motivo né di una espulsione né del mancato
rinnovo della tessera. Anzi, il mancato rinnovo della tessera non
torna perché in teoria le tessere sono state rinnovate il 30 settembre
2017. Otto mesi fa. È anche vero che Solinas è da tre anni che non dà
ai sardisti le loro tessere, se le tiene ben strette, così
all'occasione può dire: non te la rinnovo. Io comunque aspetto la
comunicazione ufficiale per decidere cosa fare».

Ma ripeterebbe le
accuse mosse a Salvini, definito da lei «leader della peggior destra
europea»?«Io ho espresso semplicemente le mie idee. Io sono d'accordo
con Salvini quando dice che dobbiamo richiamare l'Europa alle sue
responsabilità, ha tutto il mio appoggio il ministro dell'Interno
quando sostiene che finora la Ue ha girato la faccia dall'altra parte.
Ma nei confronti di quei 629 poveri cristi della nave Aquarius è stato
lui a voltare la faccia dall'altra parte, arrivando addirittura a
parlare di crociera.

È questo ciò che contesto io, non l'obiettivo che
Salvini si prefigge. Io mi aspettavo che queste cose le dicesse un
senatore in carica che rappresenta il Psd'Az (Solinas, ndr). Invece
nulla. Ma io al suo silenzio non ci sto».Ha ricevuto solidarietà dopo
la cacciata dal Psd'Az?«Tantissima, molto più di quanto mi aspettassi.
Sono contento di sapere che le mie idee le condividono in molti».
A
febbraio si vota per le regionali. Come vede il Psd'Az: alleato della
Lega o in una coalizione autonomista?«Per come lo ha ridotto Solinas
il Psd'Az non ha nessuna possibilità di presentarsi da solo alle
elezioni. Dopo questa scorpacciata di Lega, dopo che il simbolo è
stato cancellato dalle liste la vedo dura. Senza dimenticare, tra
l'altro, che nel gennaio 2016 proprio Solinas disse: i sardisti si
riconoscono nel loro simbolo. E invece non è accaduto nulla di tutto
questo».

Sarà così anche alle regionali?«Le alleanze vanno discusse con
la base, le sezioni, le federazioni. Cosa che non è successa, anche
perché non abbiamo più federazioni: appena Solinas è arrivato le ha
commissariate. È una situazione assurda: i sardisti oggi non sanno
dove andare».

Ma lei si sente sempre sardista?«Ho preso la tessera nel
1988, con Mario Melis presidente della giunta. Dirmi che non posso
fregiarmi del titolo di sardista è una sciocchezza totale».©R

Spanu: porti chiusi, è stato un atto disumano
L'assessore sulla vicenda dell'Aquarius: un totale coinvolgimento
della Ue per favorire l'accoglienza

CAGLIARI
L'Aquarius è arrivata a Valencia dopo un'odissea in mare di oltre una
settimana. Un epilogo che sarebbe dovuto essere diverso. Di questo ne
è convinto l'assessore agli Affari generali, Filippo Spanu, che da
tempo porta avanti progetti di integrazione. «Comunque la si pensi, mi
sembra che tenere in mare (spesso agitato) per 9 giorni centinaia di
persone reduci da ogni sorta di sofferenze sia un non senso e un atto
inumano - scrive l'assessore sulla sua pagina Facebook -. 

Per il futuro, si deve lottare per avere un totale coinvolgimento
dell'Europa, certo. Questo potrebbe avvenire anche con lo sbarco nei
porti più vicini, e un immediato trasporto aereo nei paesi europei di
destinazione finale secondo principi di ridistribuzione certi (per
tutti) e di apertura (come è accaduto grazie al governo socialista
spagnolo. Non certo con Rajoy).

Noi, come sempre, faremo la nostra
parte discutendo con il governo e l'Europa a favore dell'accoglienza,
l'integrazione e di un lavoro intenso in Africa per i canali umanitari
e lo sviluppo della cooperazione con i paesi di partenza. Dobbiamo
imparare tutti a non avere paura di questi fratelli - ha concluso
Spanu -. E dobbiamo crescere insieme per scacciare questa paura
L'unica cosa di cui dobbiamo avere paura, è la paura stessa».

Si discuterà del tema dell'accoglienza dei migranti e del ruolo
dell'informazione in questo delicato ambito nel corso di "Nois, la
Sardegna che accoglie", due giorni di incontri, spettacoli, proiezioni
di film e documentari, in programma a Cagliari, al Teatro Massimo, il
23 e 24 giugno. È un'iniziativa promossa dalla Regione in
collaborazione con il Teatro di Sardegna con l'intento di offrire
spunti di riflessione e un contributo di idee sul fenomeno dei flussi
migratori.


IGLESIAS. Ultimi cinque giorni di campagna elettorale in vista del ballottaggio
Settimana decisiva per la sfida tra Pistis e Usai

Comizi “on the road”, volantinaggio, incontri con gli elettori.
Saranno giornate intense e decisive - fino al silenzio elettorale che
scatterà alla mezzanotte di venerdì prossimo - per i due candidati
alla carica di sindaco che, domenica prossima, saranno sottoposti al
giudizio degli elettori iglesienti.

Il voto del primo turno, lo scorso 10 giugno, ha stabilito che a
sfidarsi al ballottaggio saranno Mauro Usai, 29 anni, e Valentina
Pistis, 33: il primo è candidato del centrosinistra, la seconda del
centrodestra. I due candidati in corsa per indossare la fascia
tricolore, e prendere il testimone dall'uscente Emilio Gariazzo, sanno
che non potranno contare sul sostegno del Movimento 4 stelle,
diventato la prima forza politica in città.

La decisione è stata
ufficializzata, nei giorni scorsi, da Federico Garau il quale, con il
suo ruolo di consigliere comunale (nella sfida tra i 5 candidati a
sindaco è arrivato terzo con 2792 voti) è anche portavoce e referente
cittadino dell'M5S. «Ci siamo proposti come unica e vera forza di
cambiamento e, in quanto tale, non sosterremo alcuna delle due
fazioni». 

Il perché è altrettanto chiaro: «Non ci sentiamo
rappresentati da nessuno dei due candidati, nonostante tra essi ci sia
chi millanti cambiamento e rinnovamento della città, portando avanti
le classiche logiche e i soliti volti noti della politica iglesiente.
Eseguiremo una giusta e costruttiva opposizione. La stessa che farà
capire ai cittadini l'occasione che Iglesias ha perso per cambiare
veramente».

Intanto, c'è attesa che vengano sciolte le riserve da parte delle
liste che hanno sostenuto la candidatura degli altri due aspiranti
sindaci: Progetto per Iglesias e Iglesias risorge per Carlo Murru e
Sinistra sarda per Asmaa Oug.
Cinzia Simbula

CARBONIA. Tremila abitanti, progetti urbanistici bloccati e disagi per
i residenti Rosmarino, tour nel degrado di un quartiere incompiuto

Della città giardino pensata 80 anni fa, sarebbe dovuto essere un
fiore all'occhiello. Invece il rione Rosmarino, con i suoi tremila
abitanti, dopo i sogni di gloria di un ricco Contratto di Quartiere
(un programma di rilancio urbanistico da 10 milioni di euro) rimasto a
metà, se la passa male. A ricordarlo sono gli stessi abitanti figli e
nipoti della classe di minatori e anche un politico, a sua volta
figlio del rione, ex assessore comunale ed ex manager della
municipalizzata Somica, Giacomo Guadagnini.

TOUR NEL QUARTIERE Il tour comincia nella nuova piazza Primo Maggio
fra blocchi di granito in frantumi, erbacce e canalette dell'acqua
pericolosamente scoperchiate: «Ma negli ultimi due anni neppure un
intervento rispetto ad opere che comunque noi eseguivamo - dice
Guadagnini - è stata dimenticata come le vie assediate dalle erbacce».

Scenario che si nota in varie zone «a testimonianza - afferma Rinaldo
Serra, pensionato - di interventi a singhiozzo: cespugli giganteschi
lasciati a fianco ad aiuole rasate a zero». Sempre in piazza Primo
Maggio nessuna attività nella ludoteca che l'estate 2016 la nuova
Giunta M5S chiuse perché, spesso ricordato dagli attuali
amministratori, la Giunta Casti non avrebbe lasciato i fondi
necessari.

IL CANALE DI GUARDIA Non decolla neppure la costruzione del nuovo
canale di guardia da un milione («Soldi che perderemo», fa notare
Guadagnini) progettato tanti anni fa: «Lo sappiamo bene noi che il 4
maggio abbiamo subito gli effetti del nubifragio- rivela Roberto
Repole, titolare di un market - abbiamo dovuto far pulire di tasca
nostra parte della strada dal fango».

Alle spalle del market, si
staglia un nuovo impianto sportivo in eterno collaudo da un anno. È ai
piedi del parco Rosmarino invaso di erbacce anche ai bordi dei
sentieri: «Almeno quelli - ammette Sandra Desogus, casalinga -
potevano essere puliti subito». Guadagnini ricorda pure «i 12 nuovi
alloggi popolari di via La Spezia finiti da un anno e mai assegnati:
siamo sicuri che il Comune incalzi Area?».

IL COMUNE L'amministrazione risponde su tutto. Quanto al diserbo
«esiste un programma che procede a ritmi serrati - spiega il vice
sindaco Gian Luca Lai - le piogge eccezionali hanno aumentato il
carico». Sulla piazza, «problema ereditato ma pronti a intervenire».
Fronte canale di guardia: «I soldi non sono persi grazie a noi: ha
bloccato tutto chi ci ha preceduto». E per il parco, «subito i
sentieri, ma il resto in settembre». Per l'impianto sportivo, «la fine
del collaudo sarà a luglio». Con Area, infine, «interlocuzioni in
corso».
Andrea Scano

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Federico Marini
skype: federico1970ca


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