mercoledì 24 ottobre 2018

I diritti dei sardi calpestati. Una forza sarda è necessaria per tutelarli. Libe.r.u.




In Sardegna infuria la polemica per la lettera del Cocer (una sorta di sindacato dei militari) in cui si protesta per l'apertura al turismo dell'area di porto Tramatzu, che a loro dire infastidirebbe le vacanze delle famiglie dei militari.

Nel frattempo Fratelli d'Italia protesta davanti ai cancelli di Teulada, chiedendo a gran forza di realizzare al più presto l'apparato per la guerra virtuale che richiamerebbe altri militari da addestrare.

Pochi minuti fa il sardo Salvatore Deidda, Fratelli d'Italia, al question time alla Camera chiede rassicurazioni alla ministra Trenta, temendo possibili tagli alle spese della Difesa, che non permetterebbero ai militari italiani di andare alle missioni all'estero con armi all'avanguardia.

Nella stessa interrogazione la deputata sarda Emanuela Corda, Movimento 5 Stelle, mentre la sua terra viene calpestata dalla prepotenza dei militari, si preoccupa di ringraziare la ministra per il pieno raggiungimento dei diritti sindacali e associativi per i militari.
Appare ogni giorno più chiaro a tutti, che gli interessi di noi Sardi possono essere tutelati SOLO da una nuova classe politica che ha TESTA E CUORE IN SARDEGNA.



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