martedì 20 agosto 2019

Il costo inflazionato del tradimento. Di Pier Franco Devias



Allora, oggi vi vorrei parlare dell’inflazione. C’era questo tipo che all’inizio era comunista e frequentava i centri sociali, ma ben presto tradì i suoi ideali, diventando anticomunista e nemico giurato dei centri sociali. Poi diventò tifoso della secessione dall’Italia, ma cambiò idea diventando ultranazionalista italiano.

Nel 2008 diventò deputato. Ma l’anno dopo venne eletto al parlamento europeo, perciò si dimise da deputato, tradendo chi l’aveva mandato a Roma l’anno prima. Arrivato a Bruxelles diventò campione di assenteismo, tradendo chi lo aveva mandato al parlamento europeo. 
Alle politiche del 2013 si ricandidò al parlamento italiano. Eletto deputato, rinunciò all’incarico per tenere quello di europarlamentare, tradendo di nuovo chi lo aveva mandato a Roma. Alle politiche del 2018 si allea con Forza Italia e Fratelli d’Italia nella lista di Centrodestra.

Nella campagna elettorale promette di abbassare le tasse, di abbassare le accise sui carburanti, di portare il prezzo del latte ovino a 1 euro al litro...
tradendo le aspettative di chi si è fidato. Eletto senatore, rinuncia al posto di parlamentare europeo, tradendo questa volta chi lo aveva mandato a Bruxelles. A questo punto tradisce il Centrodestra e forma un governo con il Movimento 5 Stelle. Dopo un anno passato a fare propaganda e selfie culinari, tradisce pure gli alleati del Movimento 5 Stelle, riavvicinandosi ai vecchi alleati (traditi) del Centrodestra.

Cosa c’entra questo con l’inflazione? Che uno così prima lo pagavi 30 denari, oggi ti costa 49 milioni.

Pier Franco Devias


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