mercoledì 17 luglio 2019

Reddito di cittadinanza: solo 60mila domande


La Nuova Sardegna

Reddito di cittadinanza: solo 60mila domande
Nell'isola dati al di sotto delle previsioni anche per quota 100:
6mila richieste

di Alessandro Pirina

SASSARI

I sardi che fanno ricorso al reddito di cittadinanza sono meno del previsto. Le domande presentate nell'isola sono più o meno 60mila. Una cifra nettamente inferiore ai 226mila potenziali beneficiari annunciati dal ministro Luigi Di Maio, in visita a gennaio a Porto Torres. Ma anche ai 76mila nuclei familiari stimati da Pasquale Tridico, il "padre" del reddito di cittadinanza oggi al vertice dell'Inps. A fornire i numeri è stato Guglielmo Loy, presidente del consiglio di indirizzo e vigilanza dell'Inps, ieri a Cagliari per una visita alla direzione regionale dell'istituto. Un'occasione in cui ha fatto il punto su reddito di cittadinanza e quota 100, i due cavalli di battaglia economici del governo M5s-Lega. Due misure su cui i due partiti hanno impostato la loro azione di governo.

Reddito di cittadinanza. Sono più o meno finora un milione e 300mila le domande presentate in tutto il Paese. L'obiettivo è accoglierne almeno un milione. Un numero importante, ma sicuramente inferiore ai 1,3 milioni preventivati al momento del varo del reddito di cittadinanza. Uno scenario simile a quello italiano si verifica in Sardegna, dove a fine giugno le domande presentate sono meno di 60mila. Parola di Guglielmo Loy (figlio minore di Nanni, il grande regista sardo). Queste richieste non si trasformano automaticamente in assegni di cittadinanza, ma sarà l'Inps che dovrà valutare se chi ha fatto la domanda possiede i requisiti.

Quota 100. Le domande per andare in pensione con la formula cara alla Lega sono invece circa 6mila. Oltre la metà sono state presentate a Cagliari e provincia, per la precisione 3.224. A seguire Sassari a quota 1.537, Nuoro a 804 e Oristano a 648. Anche in questo caso i numeri sono più bassi del previsto. Entro fine anno si riteneva che le domande di pensionamento anticipato dovessero essere intorno alle 290mila unità, ma in base all'attuale tasso di accoglienza delle richieste non dovrebbero andare oltre le 150-160mila.

La fase 2. Intanto, oggi avrà inizio la fase 2 del reddito di cittadinanza. Al ministero, infatti, alla presenza del sottosegretario Claudio Cominardi, saranno siglate le intese tra l'Anpal - agenzia nazionale delle politiche attive del lavoro - e le Regioni (per la Sardegna sarà presente l'assessora Alessandra Zedda). Una firma che darà il via alla seconda fase del reddito di cittadinanza, ovvero la fase di orientamento, con l'Aspal che darà assistenza tecnica ai navigator nella ricerca di opportunità di lavoro per i beneficiari del reddito di cittadinanza.

In questo modo i 121 navigator sardi, il 65 per cento due quali con una laurea in Giurisprudenza, già suddivisi nei vari ambiti provinciali, saranno affiancati dagli operatori Aspal. Un mese di formazione e già dal 1 settembre dovrebbero essere operativi per prendersi in carico i titolari di reddito di cittadinanza. Ovvero quelli che hanno superato il vaglio dell'Inps. Per ora nell'isola le domande accolte sono solo 12mila. Una volta ricevuti gli elenchi, l'Aspal potrà iniziare a calendarizzare gli incontri e cominciare così la ricerca delle opportunità di lavoro. Quella che di fatto è la mission del reddito di cittadinanza.

Lotta ai furbetti. Ma spesso le mission devono fare i conti con una realtà meno sognatrice. E infatti, soprattutto ora che è in corso la stagione estiva, non sono poche le segnalazioni di disoccupati che percepiscono il reddito ma nel contempo lavorano in nero. Otto casi di furbetti sono stati scovati dall'ispettorato del lavoro di Cagliari e Oristano. Agli ispettori è bastato incrociare i dati dei sopralluoghi effettuati nelle ultime settimane con quelli contenuti nella banca dati Inps, che contiene l'elenco dei destinatari del reddito di cittadinanza. Una volta assegnate le generalità precise ai lavoratori sorpresi dove non sarebbero dovuti essere - 6 erano impiegati nel settore edile - gli ispettori hanno inviato una segnalazione circostanziata all'Inps e alla Procura competente in base alla residenza del lavoratore.

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Federico Marini
skype: federico1970ca



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