domenica 17 novembre 2019

Forza Italia Viva: un nuovo partito di destra e senza futuro. Di Toto Dessopiu.




I gruppi parlamentari attuali del PD son scorie della gestione renziana, molti con Zingaretti o con qualsiasi altro segretario, avrebbero certezze sulla mancata candidatura. Se poi i posti dovessero diminuire, il taglio sarebbe ancora più drastico, per cui esercitare un potere d'interdizione da parte di Renzi sul futuro del Governo è la sua arma di ricatto.

Con questa logica, arruolare impresentabili è comunque acquisire portatori d'acqua. Il valore di costoro, naturalmente sopravvalutato, serve a ringalluzzire personaggi destinati alla damnatio memoriae che vedono la possibilità di diventare novelle fenici. Pensiamo ad esempio a condannati in secondo grado, in attesa della sentenza definitiva e di una possibile prescrizione, tuonano contro il loro ex partito. "lascio il PD perché è il partito delle tasse", detto da bocche destinate ad altro fa veramente ridere, o i cari discorsi sul giustizialismo, mutuati da Arcore e propinati come novitas.

Per ora il risultato visibile è l'interdizione che minacciano, pur sapendo che portare il colpo sino a far cadere il Governo significherebbe automaticamente suicidarsi politicamente. Anche il corteggiamento a FI non sta dando i suoi frutti, a parte alcuni "ribelli", Silvio guida il partito verso un potenziale vincente, vuol mantenere saldo il suo tornaconto giudiziario ed economico, possibilmente cancellare i suoi guai giudiziari. Si parla del "centro", nella realtà è l'ennesimo partito di destra, una sorta di PLI mascherato col giglio di Firenze, secondo me destinato a scomparire alla prossima tornata elettorale.

La sinistra ha una colpa, dividersi per "principi" crea spazio ai prìncipi che altrimenti sarebbero poco più che sterco. Creare l'alternativa si può, da PaP sino al PD, uniti ai disillusi del MOVOMITO,ed a quelle persone che hanno disertato le urne negli ultimi anni. Per cambiare qualcosa occorre partecipare, mugugnare dopo che i seggi son stati aperti è inutile, per cui partiamo dal basso, uniamoci, ricostruire circoli, sezioni, assemblee di piazza, comizi, parlare con le persone e votare, a sinistra, per una società egualitaria. Di rottamatori che son semplici affamatori, ne abbiamo avuto a sufficienza.

Di Toto Dessopiu

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