giovedì 7 novembre 2019

Vivere di turismo, certo, ma senza acqua potabile è un tantino complicato... Di Pier Franco Devias



Dopo l’immediata segnalazione della perdita d’acqua dall’asfalto già rattoppato inizia a passare il tempo. Preziosa e costosa acqua potabile, che per giorni e giorni va dritta nella fogna.

Poi una mattina li vedi arrivare, senza preavviso. Sarà un sopralluogo, pensi, non c’era nessun avviso di inizio lavori. Ma conoscendo l’andazzo ti fiondi in doccia, almeno ti lavi subito prima che gli vengano strane idee. E, come nel più classico dei film, appena sei sufficientemente insaponato e pieno di shampoo… all’improvviso non arriva più acqua. E per non snaturare la tradizione, risolvi attendendo pentole di acqua scaldata ai fornelli.
Appena esci dal bagno suona il campanello. Un vigile urbano.

- Dovresti spostare la macchina, disturba i lavori.
- Si la sposto, ma certo che se avessero dato un preavvis…
- Zitto zitto, non dire niente, lo so già, non farmi parlare… semper gai

Vai a spostare la macchina e fermi un operaio:
- Tzertu chi ya podies dare s’avvisu dae sa die in antis
- Eh ma nos an mutiu deretu custu manzanu (sic.!).

Allarga le braccia e indica il capo squadra.
Vado dal capo squadra.
- Cosa vi costa dare un preavviso?
- Io ho suonato i campanelli del palazzo
- Si ma io abito li di fianco e non mi ha avvisato nessuno
- Ma io non ci ho fatto caso
- Si ma cosa vi costa avvisare dal giorno prima?

Allarga le braccia e se ne va.

Se chiami gli uffici - se ti rispondono! – rischi che scaricano sull'operaio, che poi allargando le braccia ti rimanda dal capo cantiere, che poi allargando le braccia ti rimanda alla sfortuna, e se insisti alla fine la colpa è la tua. Questo sarebbe il posto in cui, a parte i disagi ai residenti, ci dicono che si dovrebbe fare turismo.

Magari aprire alberghi, b&b, bar, ristoranti… Il tutto improvvisamente all’asciutto, senza caffè, o con i piatti sporchi, o magari col personale che prepara pentole di acqua calda da portare in stanza. E immagina le ottime recensioni.

Ma si, in effetti la genetica ha le sue regole: ciò che viene generato da una politica di stampo italiano, presenta i tratti distintivi dell’andazzo all’italiana.

Di Pier Franco Devias

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