lunedì 22 gennaio 2018

Le imbarazzanti vicissitudini del partito “sardo” d’azione. Di Lucia Chessa.


Quindi riepilogando il partito sardo d’azione, quello dei 4 mori, oggi risulta al governo contemporaneamente nel comune di Cagliari con il PD del renzianissimo Massimo Zedda, in regione è in coalizione con Forza Italia e alle elezioni nazionali del 4 marzo si presenterà con la Lega di Salvini. La lega è il partito di Calderoli, colui che ha firmato la prima legge elettorale imbrogliona che lui stesso ha chiamato porcata. Colui che con straordinaria meschinità insultava una donna di colore dicendo che quando la vede non può fare a meno di pensare ad un orango ( tantu isse da er bellu meta).

E’ il partito che parla di conservazione della razza bianca (ariana?) usando un linguaggio che pensavamo chiuso nelle pattumiere della storia. E’ il partito i cui vertici sono stati condannati per la gestione dei fondi pubblici percepiti come rimborsi elettorali e utilizzati in tanti modi che poco hanno a che fare con l’attività politica, compreso l' investimento in Tanzania per l’acquisto di diamanti.

La Lega è un partito dal linguaggio violento ed offensivo condensato nel “ ruspa ruspa” e rivolto a tutti noi terroni meridionali fino ad un attimo fa quando ha tolto la parola nord dal suo simbolo. Io penso che la bandiera dei 4 mori, che rappresenta la Sardegna, e non solo il psd’az, meritasse altro. E credo che i sardi sapranno come valutare lo straordinario carrierismo che guida certe politiche che niente hanno a che fare con la difesa della Sardegna, con la fierezza del pensiero autonomista e con l’orgoglio della richiesta di vera autodeterminazione.


Lucia Chessa

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