giovedì 22 febbraio 2018

Quel certo “sinistrume”, che ciancia di antifascismo sorseggiando drink nei locali alla moda. Di Luca Pusceddu.



Quanto più i paesi ricchi e sviluppati procedono alla riconversione delle rispettive economie, Cina inclusa, in una direzione sempre più “sostenibile” e “green”, tanto più si deve saccheggiare il continente africano. E’ ovvio che sia così, e solo gli imbecilli e i gonzi (e sono tanti, specie un certo sinistrume de sto cazzo, che ciancia di antifascismo sorseggiando un drink nei localini alla moda, e che prima sprofonda e meglio è), ecco solo imbecilli e gonzi possono credere alla favoletta della green economy e dello sviluppo sostenibile: il Capitale è valore che si valorizza, e ogni aspetto dell’esistente deve essere messo a valore.

Perché non è mica sostenibile per tutti eh! Non lo è, per esempio, per “centinaia di migliaia di persone in Africa lavorano nelle nuove miniere, compresi i bambini, in condizioni di lavoro durissime e spesso pericolose se paragonate agli standard occidentali. A centinaia di metri di profondità, con dispositivi di sicurezza minimi. Spesso solo con le mani, le mazze e i picconi, senza ausili tecnologici. Morti e gravi incidenti sul lavoro sono la norma. Come ha raccontato recentemente Todd Frankel del «Washington Post» in un reportage da una miniera in Congo dove si estrae cobalto”.

Ma c’ho l’auto elettrica, c’ho una coscienza ecologica e che cazzo!

Ps. Sorvolo, infine, sul pecorume internettiano che passa il tempo a vomitare razzismo, perché se non fosse per i bimbi del congo che scavano in miniera, col cazzo che potreste esporre al “popolo del webbe” le vostre stronzate e la vostra miseria umana.

Di Luca Pusceddu

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