venerdì 28 dicembre 2018

Il trasferimento dei pensionati in Sardegna. Opportunità o solita fregatura? Di Pier Franco Devias.



Continua a non convincermi la norma con le agevolazioni per far trasferire pensionati dall'estero al sud Italia e in Sardegna. La norma, in sostanza, prevede che i pensionati che dall’estero si trasferiscano in centri con meno di 20mila abitanti e restino in Sardegna per almeno sei mesi l'anno, in cambio riceverebbero un abbattimento delle tasse con una flat tax al 7% sui redditi.

Adesso ve la traduco in base ai vostri interessi:

arriveranno anziani che si stabiliranno in paesini balneari da pasqua a metà ottobre. Paesini balneari con servizi efficienti, ovviamente, quindi iniziate a togliere tutti quelli distanti da Olbia, Cagliari e Sassari.
Un ripopolamento solo estivo e solo costiero, mandando quindi a farsi benedire tutte le sparate sull'allungamento della stagione turistica e sul ripopolamento delle zone interne.

Le entrate che avrebbe potuto avere la Regione, col sistema di trattenimento di una parte delle tasse, sono prosciugate dall'abbattimento della tassazione di questi signori. E
la proposta è anche socialmente ingiusta, perchè questi pensionati verranno tassati tutti al 7%, indifferentemente che siano poveri ex bidelli o facoltosi ex generali con pensioni da nababbi.

Le casse regionali dunque avrebbero ben poco vantaggio.
Inoltre hanno estreme agevolazioni per comprarsi anche la casa. Sia mai che per sei mesi ti pagano almeno l’affitto.

Ma c'è dell'altro. Non ci vuole una laurea per capire che più si diventa anziani più si ha bisogno di ricorrere a cure mediche. Il nostro sistema sanitario è già al collasso, con costi stratosferici, liste d’attesa lunghissime e posti letto del settore pubblico sottratti a vantaggio del settore privato. Hai notato che sei tu quello che paga le spese di questo servizio, e con tasse ben al di sopra del 7%? Hai notato che quella proposta è stata fatta dalla Lega? Hai notato che le case farmaceutiche italiane sono quasi tutte del nord Italia?

Secondo te queste case farmaceutiche ci guadagnano o no dal ritorno dei pensionati, che in larga percentuale diventano utenti sanitari (ora si dice così, ma vuol dire clienti)?
E quindi, in definitiva: alla Sardegna le spese sanitarie e le mancate entrate fiscali, al nord Italia il giro d’affari, con utenti “clienti” riportati dall’estero… ma scaricati sul sistema sanitario sardo. Che affare! (per gli altri)

Ecco, volevo farti riflettere su queste cose, perché si fa presto a farti credere che in Portogallo sono diventati tutti ricchi portando a passeggio allegri vecchietti inglesi. Le cose non stanno proprio così.
Non credo che, in una terra popolata di anziani come la nostra, la soluzione allo spopolamento venga dal trasferimento di pensionati.

A noi Sardi servono misure che mirino a far restare qui i giovani, fino ad attirarne di altri! Serve lavoro e forza lavoro giovane, serve una politica nazionale sarda, capace di creare ricchezza, sviluppo, benessere. Ne parleremo dettagliatamente in giro per la campagna elettorale, paese per paese. Intanto, per cominciare, smettete di credere a chi vi vuole fregare.

Di Pier Franco Devias


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