venerdì 7 dicembre 2018

Progres-Unidos, prove di matrimonio Dopo la rottura con il Pds il movimento guarda al partito di Pili


La Nuova Sardegna

Progres-Unidos, prove di matrimonio Dopo la rottura con il Pds il movimento guarda al partito di Pili

CAGLIARI. C'è un avvicinamento del tutto inaspettato nella galassia elettorale ancora lontana dall'essere chiara. La convergenza dell'ultima ora è fra gli indipendentisti di Progres, nel 2014 sostenevano la scrittrice Michela Murgia, e il movimento Unidos dell'ex deputato Mauro Pili, eletto nel 1999 presidente della Regione e poi per tre legislature di seguito alla Camera sempre in lista col centrodestra. E infatti il contatto fra le due forze sembra essere di questo tipo: due poli opposti, si attraggano «al di là delle differenze politiche, è la difesa dei diritti del popolo sardo ad averci fatto incontrare e unire sulla strada della convergenza nazionale».

Così è scritto in un comunicato pubblicato sul sito di Progres, mentre Pili non ha dato commentato il vertice con Gianluca Collu, portavoce del gruppo indipendentista. Non si sa se questo primo approccio sfocerà in qualcos'altro di più significativo alle Regionali di febbraio, con la presentazione semmai di liste comune.

Di certo e nel frattempo Progres ha rotto i ponti con il Partito dei sardi, con cui aveva cominciato a dialogare mesi fa e almeno fino alla scorsa settimana. Perché sabato, sempre Progres era stata netta nel sostenere: «Nel Pds c'è un attendismo andato oltre il tempo massimo consentito».

E da quel momento in poi sarebbe cominciato il confronto con l'ex deputato di Forza Italia. «Da tempo - è scritto nel comunicato degli indipendentisti - affermiamo che la nostra area non deve cadere nell'errore di sottovalutare l'apporto dei moderati i quali, attraverso un percorso di maturazione personale e politica, sono approdai o stanno approdando all'indipendentismo e alla presa di coscienza nazionale».

Quindi, Mauro Pili sarebbe uno di quei moderati ad essere stati contattati. Oltre non va il movimento indipendentista e dunque ogni previsione è possibile, compresa quella di una discesa in campo nelle elezioni regionali di febbraio. Considerando che oltre ad aver interrotto i rapporti con il Partito dei sardi di Paolo Maninchedda,  Progres non sembra essere attratta neanche dall'altro polo indipendentista, quello di Autodeterminatzione. Coalizione di cui tra l'altro fanno parte Gentes, che nel 2014 sosteneva Michela Murgia, Rossomori e Irs, che invece cinque anni fa facevano parte della coalizione di centrosinistra guidata da Francesco Pigliaru e poi vincente nei seggi.

A questo punto è evidente: anche alle prossime elezioni regionali la galassia indipendentista rischia di presentarsi divisa in due o tre blocchi, con Autodeterminatzione che ha da tempo un suo candidato presidente, Andrea Murgia, e il Pds avrà presto quello suo, Paolo Maninchedda.

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Federico Marini
skype: federico1970ca


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