lunedì 17 dicembre 2018

Rassegna stampa 18 dicembre 2018


La deputata M5s pubblica il referto: costola incrinata, 30 giorni di curemLapia: «Sono stata colpita chi dice il contrario mente»

di Giusy Ferreli

NUORO

Una donna, che per puro caso è anche una parlamentare, finisce al pronto soccorso dell'ospedale di Nuoro con un trauma costale dopo un'aggressione. E, nell'attesa che le indagini definiscano un quadro veritiero e inoppugnabile su quanto accaduto nel parcheggio del supermercato Lidl di via Don Bosco dopo un litigio iniziato alle casse, si scatena la bagarre. La pietra dello scandalo è un audio anonimo registrato da una donna nel quale si accusa il deputato nuorese del Movimento 5 Stelle, Mara Lapia, di aver simulato l'aggressione denunciata alla polizia sabato mattina. Un'accusa che la deputata rispedisce al mittente.

La donna che ha registrato l'audio sarebbe la stessa testimone sentita poi dalla Squadra mobile nuorese. «Nel parcheggio, dopo essere stata aggredita dall'uomo che mi aveva insultato alle casse mi sono sentita mancare» racconta la deputata. «Due donne di Nuoro si sono avvicinate e ho chiesto di chiamare la polizia. Poi sono arrivate altre due persone. Erano un uomo e una donna. Dicevano - continua Lapia- che stavo fingendo. L'ho sentita dire al ragazzo che mi ha aggredita di andar via perché ci avrebbero pensato loro a dire che mi ero inventata tutto. L'uomo che era con lei, invece, rideva, teneva le mani in tasca».

Si tratterebbe dello stesso uomo che qualche giorno prima ha attaccato l'esponente pentastellata per questioni politiche su un gruppo Facebook molto in voga a Nuoro. I due potrebbero aver visto solo la parte finale dell'aggressione e non quella in cui secondo il racconto di Lapia l'aggressore le ha sferrato un pugno al petto e che si è consumata nel vano ascensori. E ora la parlamentare si trova nelle condizioni di dover contrastare la versione che ha scatenato un vero e proprio putiferio.

Le illazioni si sprecano ma la risposta non si è fatta attendere. «Non so cosa abbia spinto questa persona a fare tutto questo putiferio - dice Lapia - se è una testimone che ha lasciato la sua dichiarazione, lì doveva finire. Non capisco cosa la porti a fare questo. Considerate le mie condizioni, è stata più preoccupata di lasciare un messaggio audio che non di dare soccorso».

Le accuse di aver inventato tutto, accompagnate dal solito corredo "social" di insulti e oscenità varie vissuto da Lapia come un linciaggio mediatico, hanno indotto la parlamentare a pubblicare sul suo profilo Facebook il referto del pronto soccorso del presidio di Nuoro. I medici del San Francesco le hanno assegnato 30 giorni di cure per quella che in gergo sanitario viene chiamata infrazione della sesta costola sinistra.

Nonostante il polverone, le indagini sono andate avanti rapidamente. Mara Lapia, finita al pronto soccorso dopo un breve passaggio in Questura, dove ha riconosciuto il suo aggressore, ha subito sporto denuncia con il suo avvocato Basilio Brodu. L'acquisizione dei racconti dei testimoni sentiti nell'immediatezza dei fatti (l'uomo, che avrebbe precedenti specifici si è allontanato ma è stato identificato da Lapia che ha fornito alla Mobile una accurata descrizione) sono andate avanti di pari passo con la visone dei filmati ripresi dal sistema di videosorveglianza dell'area.

Così nella tarda mattinata di ieri gli atti sono arrivati in Procura e per l'uomo è scattata l'accusa di lesioni. Lapia si dice amareggiata, sconfortata non solo per l'aggressione subita ma anche per l'ambaradan suscitato dall'audio e per la strumentalizzazione messa in atto – a suo dire - per colpirla politicamente. La vicenda, nonostante le durissime prese di posizione bipartisan del mondo politico, le lascia l'amaro in bocca. «Io non voglio parlare da parlamentare. Questo - conclude -, è un dettaglio irrilevante anche se sono sicura che il mio aggressore sapeva chi fossi tanto da avermi insultato pesantemente dicendomi che ovunque ci fossimo noi si sentiva la puzza. Ora parlo in qualità di donna. Non è accettabile la violenza, sia essa verbale o fisica, nei confronti di una donna».

Unione Sarda

DOPO LE PRIMARIAS. Gli indipendentisti provano a prendersi per mano Maninchedda: ora un disegno unitario

I numeri delle Primarias hanno acceso una miccia nel mondo indipendentista sardo. Niente di ufficiale, ma i rappresentanti di movimenti e partiti hanno ripreso a parlare, confortati dai numeri che potrebbero aprire scenari nuovi sui risultati elettorali.

Intanto, chiusa l'esperienza delle Primarias, per il Partito dei sardi è il momento di guardare avanti con un mandato chiaro: la Sardegna è una nazione. Per il candidato governatore, Paolo Maninchedda, «oggi esiste un'area indipendentista, libertaria, democratica, europeista, tollerante e pacifista, che è autosufficiente elettoralmente, che ha cultura di governo, che è inclusiva, che è pronta a mettere a disposizione la propria forza per un disegno unitario di grande, pacifica, legale ma profondissima rivoluzione sarda».

Il presidente del Pds, Franciscu Sedda, propone due tipi di strade da intraprendere: «O si fa propria l'affermazione istituzionale della nazione sarda come mandato di legislatura, chiedendo ai sardi una ratifica elettorale, o si deve assumere come impegno inviolabile quello di porre ufficialmente il quesito ai sardi all'inizio della nuova legislatura, creando un dibattito nazionale e una mobilitazione popolare mai visti prima in Sardegna». Significa avere una nuova Carta de Logu oppure un referendum ufficiale che ponga ai sardi il quesito sulla nazione. (m. s.)

La Nuova

Chiuse le candidature in 4 per il seggio di Cagliari
La Noli di Forza Italia per il centrodestra. Frailis per i
Progressisti di Sardegna
I 5 Stelle puntano sull'ingegnere Caschili. C'è anche Casa Pound con Balletto

SASSARI
Il filo rosso che unisce le suppletive per la Camera e le Regionali è
sempre più visibile. Le candidature appena chiuse confermano assetti e
delineano equilibri all'interno delle coalizioni. Nel centrodestra
serve per misurare il peso dei partiti. Nel centrosinistra per capire
se c'è una ripresa dopo il crollo di marzo. E i 5 Stelle testeranno
per la prima volta il voto da forza di governo.

Il centrodestra. Il
centrodestra presenta la sua candidata alle suppletive per la Camera.
Daniela Noli, di Forza Italia, psicoterapeuta e già candidata alle
Politiche del 4 marzo. Ad annunciarlo il coordinatore Ugo Cappellacci
dopo avere ottenuto il via libera da Roma poche ore prima. Il deputato
si limita a una dichiarazione conciliante: «Ho scelto un volto nuovo,
una donna, una figura che rappresentasse il rinnovamento, il senso di
appartenenza, della competenza per portare nuova energia in Parlamento
e dare più forza alle battaglie per la nostra isola».

Ma al di là delle
dichiarazioni di facciata la scelta della Noli, molto vicina a
Salvatore Cicu, è una decisione che il coordinatore ha dovuto mandare
giù con qualche fatica. Non solo perché con Cicu, ma anche con Pietro
Pittalis, i rapporti non sono al massimo, ma anche perché da Roma è
arrivato l'ok sul nome della candidata, non su quello di Edoardo
Tocco, sostenuto da Cappellacci.

In mattinata il comunicato di Tocco,
con cui ritirava la propria disponibilità alla candidatura, segnava il
cambio di rotta da parte dei vertici azzurri. Via libera alla Noli. Le
ricadute. Resta da capire se la scelta di un candidato azzurro, segni
anche il via libera ufficioso alla candidatura di Christian Solinas
come aspirante governatore per il centrodestra. Inutile sottolineare
come le due consultazioni siano collegate e gli equilibri tra i
partiti siano il risultato di un insieme di pesi e contrappesi. Anche
perché indiscrezioni confermano che in queste ore le quotazioni di
Christian Solinas siano in ascesa anche in ambienti romani di Forza
Italia.

C'è sempre l'incognita del movimento creato da Mauro Pili,
Progres e alcuni ex sardisti. Se dovesse scendere in campo con un
proprio candidato governatore potrebbe diventare un enorme ostacolo
tra il centrodestra e la Regione. Nel 2014 Pili prese quasi il 6 per
cento dei consensi, e di fatto consegnò la vittoria al centrosinistra.
5 Stelle. Sul filo della campanella è arrivato anche il nome del
candidato dei 5 Stelle.

È Luca Caschili, 46 anni, ingegnere ambientale
specializzato in pianificazione e gestione territoriale e da un anno e
mezzo assessore tecnico all'Urbanistica al Comune di Carbonia.
Caschili è tra i soci fondatori della Comunità La Collina di Serdiana,
che si occupa di recupero di minori a rischio. Anche in questo caso si
cerca di far lavorare i candidati in sinergia. Caschili ha avuto
subito l'appoggio dell'aspirante governatore Francesco Desogus. «Luca
Caschili è un candidato di grande spessore perché vanta sia una
significativa formazione professionale che una valida esperienza
amministrativa in uno dei comuni guidati nell'isola dal Movimento 5
Stelle - spiega Desogus -. Insieme lavoreremo per dare una nuova
speranza alla Sardegna».

Il centrosinistra. I Progressisti di Sardegna
avevano giocato d'anticipo e presentato il giornalista Andrea Frailis
già da alcuni giorni. E di fatto hanno portato avanti la nuova
politica del centrosinistra. Prove generali di coalizione regionale.
Con il Pd rimasto sullo sfondo e l'anima più civica in prima linea,
con candidati di prestigio a fare da testimonial a questo nuovo corso.
La sfida di Cagliari sarà una sorta di test per capire quale sarà la
risposta degli elettori a questa nuova formazione.L'outsider. In corsa
c'è anche Casa Pound. Il candidato è Enrico Balletto, allenatore di
pallavolo del Sarroch e già candidato nell'uninominale al Senato in
occasione del 4 marzo. (l.roj)

Pisano: subisco attacchi quotidiani dal Psd'Az
La magistrata candidata governatrice: ho querelato chi ha detto che
sono legata al clan Casamonica

SASSARI
Ines Pisano prosegue la sua marcia verso la conquista del palazzo
della Regione. La magistrata di Bosa a capo di una lista civica, con
una forte connotazione femminile e senza colori di partito, si sente
però nel mirino del Psd'Az. «Io trovo una cosa molto scorretta che
l'avversario politico venga attaccato non sui contenuti ma con la
denigrazione». L'ultimo a mandare su tutte le furie la Pisano è stato
Antonio Moro, presidente del Psd'Az, che in una intervista alla Nuova
ha detto che si è presentata come candidata della Lega e ora ha
l'appoggio solo della Destra di Alemanno.

«Io non ho mai detto di
appartenere alla Lega, e non appartengo a nessun partito. Il movimento
sovranista di Alemanno, è vero, ha detto che mi apprezza, come
segretamente hanno fatto tanti altri. Non accetto che una persona che
sta decidendo di fare politica venga svilita in questo modo. Sono
vittima di una campagna quotidiana del partito di Moro, ho presentato
anche querela nei confronti di esponenti che mi hanno definita velina
rimbalzata da Berlusconi o addirittura legata al clan dei Casamonica.
Questo non è fare politica. Sono esterrefatta.

Da uno come Moro,
giornalista, capo ufficio stampa del Consiglio regionale, mi
aspetterei un altro tipo di approccio. Per questo ho presentato un
esposto alla presidenza della Regione. Io non parlo mai degli altri,
neanche quando vengo provocata. Ognuno ha il suo programma e saranno i
sardi a decidere chi votare».

Messa da parte la questione Psd'Az,
Pisano dice di volersi concentrare solo sulla campagna elettorale. «Io
sto andando avanti, anche su Facebook il mio gruppo è cresciuto
tantissimo. Persone che si stanno immedesimando nel mio progetto. Di
certo non saranno i tentativi di intimidazione a fermarmi. Sto
lavorando alla lista, ho già individuato i candidati, ci saranno anche
delusi di altre esperienze politiche, e le capoliste saranno tutte
donne che hanno la mia stessa visione della politica e della Sardegna.
Noi vogliamo fare e non criticare gli altri». (al.pi.)

Toto elezioni: Desini dal Pds al centrodestra
Le indiscrezioni sui tanti cambi di casacca previsti in vista del test
del 24 febbraio

SASSARI
Il calciomercato elettorale inizia col botto. A cambiare casacca è il
consigliere regionale Roberto Desini. Alle prossime elezioni non si
presenterà più col Partito dei sardi. Correrà con il centrodestra e in
particolare con il movimento fondato da Stefano Tunis 20venti. Desini
non ha ancora ufficializzato la sua scelta, ma non è più un mistero
che l'ex sindaco di Sennori correrà con il centrodestra. Ci sono due
motivazioni per la sua scelta una più di principio.

Desini non ha
condiviso la scelta del Pds di andare da solo alle elezioni. L'altra
molto più pratica e pragmatica. Il Partito dei sarci ha già deciso di
candidare Ottavio Sanna, ora assessore ai Lavori pubblici al Comune di
Sassari, e di confermare Piermario Manca, consigliere regionale
uscente del Pds. Strada quasi sbarrata per Desini che quindi ha
cambiato casacca. E ha puntato a destra. La permanenza di Desini nel
Pds è durata poco più di due anni, perché l'ex sindaco di Sennori era
stato eletto con il Centro Democratico di Roberto Capelli, e nel 2016
era passato con il Pds di Maninchedda.

Per raccontarla in termini
calcistici è un po' come passare dalla Roma alla Lazio.Ma queste
elezioni segnano anche altre discese in campo con compagini
differenti. Una delle candidature più inattese è quella del sindaco di
Tempio Andrea Biancareddu che è pronto a lasciare le fila dell'Udc per
presentarsi con Forza Italia.

Per lui è in realtà un ritorno. C'è
anche, sempre per restare in Gallura, la candidatura di Matteo Sanna,
una vita in Alleanza Nazionale, con la lista dei Riformatori. Si parla
di una possibile candidatura con la Lega per il nuorese Pierluigi
Saiu, che è stato anche coordinatore regionale dei giovani di Forza
Italia, ma passato da qualche mese nel partito di Salvini. Per
Fratelli d'Italia molto probabile la discesa in campo di Marcello
Orrù, consigliere uscente ed eletto nel 2014 nel Psd'Az.

In campo per
la lista Tunis 20venti ci sarà il consigliere comunale di Sassari
Giancarlo Carta, vicino a Fratelli d'Italia.


Unione Sarda

Quattro candidati per le suppletive, la corsa è iniziata
Il centrosinistra conferma Andrea Frailis
M5S: scelto Luca Caschili, assessore a Carbonia Il centrodestra punta
su Daniela Noli (FI)

Luca Caschili, ingegnere cagliaritano di 46 anni, candidato alle
suppletive di Cagliari per la Camera per il Movimento 5 Stelle, chiude
in serata il cerchio della competizione del 20 gennaio: sarà una corsa
a quattro. Scongiurato il rischio di un nuovo strappo, anche il
centrodestra ritrova l'unità e punta su Daniela Noli, 42 anni,
psicoterapeuta ed ex dipendente di Forza Italia a Roma.

Noli era già
stata candidata alle politiche del 4 marzo scorso, in seconda
posizione nel proporzionale della Camera del sud Sardegna. Si presenta
alle suppletive anche CasaPound che propone il 45enne allenatore di
pallavolo del Sarroch, Enrico Balletto, anche lui in corsa per il
Senato il 4 marzo. Chiude il gruppo il giornalista 62enne, Andrea
Frailis che rappresenterà il centrosinistra sotto il simbolo
Progressisti di Sardegna.

Pentastellati
Caschili, assessore all'Urbanistica al Comune di Carbonia, dovrà
cercare di riconquistare il posto lasciato vacante dal velista Andrea
Mura: «Ringrazio il Movimento 5 Stelle per questa opportunità e
affronto la competizione elettorale con spirito di servizio, mettendo
a disposizione la competenza nel mio ambito e l'amore che ho per la
mia città e la Sardegna».

Il suo nome era circolato in occasione delle
regionarie per la scelta del governatore. Oltre che esperto di
pianificazione territoriale, l'esponente del Movimento 5 Stelle è
anche impegnato nel sociale: nel 1994 è stato tra i soci fondatori
della Comunità La Collina di Serdiana, che si occupa di recupero di
minori a rischio, e di cui è tuttora componente del consiglio
direttivo. Per lui le parole di incoraggiamento da parte del candidato
governatore, Francesco Desogus: «Un candidato di grande spessore,
insieme lavoreremo per dare una nuova speranza alla Sardegna».
Centrodestra

Daniela Noli, psicoterapeuta ed ex dipendente di Forza Italia a Roma,
è stata scelta nella mattinata di ieri. Il tavolo nazionale ha trovato
l'accordo e dunque il nome del candidato per la Camera è stato
confermato in quota Forza Italia. Nei giorni scorsi il consigliere
regionale, Edoardo Tocco, è stato a un passo dalla candidatura,
declinata poi per concentrarsi nel lavoro in Sardegna: «Il mio impegno
prosegue nella mia terra, in Consiglio regionale e nella mia città,
per continuare le battaglie di questi anni nella Sanità, nel sociale e
della difesa della categorie più deboli».

A ufficializzare la scelta
di Daniela Noli è stato il coordinatore regionale degli azzurri, Ugo
Cappellacci che ha portato personalmente il nome della candidata in
Corte d'Appello a Cagliari, assieme agli alleati di Lega e Fratelli
d'Italia. «Dopo aver compiuto un'attenta analisi della situazione
politica, ho scelto un volto nuovo, una donna, una figura che
rappresentasse il rinnovamento, il senso di appartenenza, della
competenza per portare nuova energia in Parlamento e dare più forza
alle battaglie per la nostra isola».

Il test
Da oggi inizia ufficialmente la campagna elettorale per il primo vero
test in vista delle elezioni regionali che si celebreranno poco più di
mese dopo le suppletive. Sarà un banco di prova un po' per tutte le
forze politiche impegnate al governo sia nazionale che regionale. Un
appuntamento che oltretutto mette a dura prova la campagna, corta e
che si accavallerà con quella delle elezioni regionali.
Matteo Sau

LE DIFFERENZE. Schieramenti più compatti, ci sono diversi forfait
Sulla scheda sei nomi in meno rispetto al voto di marzo

Quattro candidati al posto dei dieci che si sono presentati nel
Collegio uninominale di Cagliari per la Camera alle politiche del 4
marzo. Diversi gli assenti e in certi casi, come quello del
centrosinistra, sono cambiati gli assetti. Infatti, rispetto alle
scorse elezioni, la coalizione si è unita, portando dentro anche le
componenti di Liberi e Uguali che si presentarono in solitudine. Il
centrosinistra è unito sotto il simbolo Progressisti di Sardegna che
ospiterà anche nuovi movimenti come Rete Futura e Sardegna in Comune
di Federico Pizzarotti.

Alle ultime politiche il collegio fu vinto dal velista Andrea Mura,
candidato col Movimento 5 Stelle, che raccolse 60.442 preferenze, pari
al 38,4% dei voti. Al secondo posto arrivò il deputato, Ugo
Cappellacci che prese 51.318 voti mentre al terzo posto Luciano Uras,
il candidato di un centrosinistra ridotto, si fermò a 30.482.
Parteciparono al Collegio, oltre LeU, Autodeterminatzione, Potere al
Popolo, CasaPound, Il Popolo della famiglia, Partito comunista e
Partito valore umano. A gennaio si voterà soltanto per uno dei quattro
candidati che nella scheda saranno affiancati ai simboli dei partiti
collegati. Il voto non andrà alle liste, dunque la conta dovrebbe essere molto
più veloce rispetto alle ultime elezioni. (m. s.)

La sfida tra i governatori, parte la doppia campagna
Venerdì il confronto sui trasporti

Per i cinque già in corsa sarà difficile tenere la barra dritta fino
alla data delle regionali. In mezzo ci sono le suppletive per il
collegio di Cagliari e, almeno sino al 20 gennaio, le due campagne
elettorali si sovrapporranno. Il discorso vale soprattutto per i
candidati di centrodestra, centrosinistra e Movimento Cinquestelle -
Christian Solinas, Massimo Zedda e Francesco Desogus - meno per gli
altri due sinora in campo, Andrea Murgia per Autodeterminatzione, e
Paolo Maninchedda, fresco vincitore delle Primarias della Nazione.

Gli scenari
Un sesto nome uscirà dalla coalizione “Sardi liberi” che mette assieme
Unidos di Mauro Pili, Progres e gli ex sardisti con il consigliere
regionale Angelo Carta e l'ex presidente del Psd'Az, Giovanni Columbu.
C'è poi l'incognita Ines Pisano, la magistrata di Bosa in servizio nel
Tar del Lazio, probabile settima candidata alla presidenza della
Regione se riuscirà a raggiungere l'obiettivo della raccolta delle
firme necessarie.

Primo confronto
Intanto, un primo test per gli aspiranti presidenti è già alle porte.
Venerdì 21 dicembre sono chiamati tutti a parlare di uno dei temi che
più infiammeranno dibattiti e comizi: quello dei trasporti. L'idea di
organizzare il primo vero confronto è venuta a Uil Funzione pubblica e
Trasporti. Alle 14.30 al T-Hotel, in un'assemblea aperta a tutti i
cittadini, Zedda, Solinas, Desogus e Murgia sono invitati alle domande
dei segretari generali di Fpl e Trasporti, Fulvia Murru e William
Zonca.

La campagna
Poi arriva Natale, i giorni di festa, ed entra nel vivo la corsa per
le suppletive. Chi uscirà vincitore il 20 gennaio, in vista delle
regionali ripartirà, se non favorito, con una marcia in più per
conquistare la poltrona di Francesco Pigliaru. Ha tutto da guadagnare
il centrosinistra che, dall'insediamento di Emanuele Cani alla
segreteria regionale del Pd, non ha sbagliato un colpo. Se Frailis
vincesse, Zedda potrebbe avvantaggiarsi notevolmente. Ma il
centrodestra di Solinas è ancora favorito, mentre il Movimento
Cinquestelle appare in calo, anche se parte dal grande risultato delle
politiche: le suppletive potrebbero ridare smalto ai grillini con una
spinta in più per la tornata di febbraio.

Le liste
Nel frattempo le coalizioni sono già al lavoro sulle liste da
presentare negli otto collegi e sugli appuntamenti della campagna
elettorale. Nel centrosinistra, solo il Pd ha un cronoprogramma già
scandito. In queste ore sarà nominata la commissione elettorale che si
dovrà occupare delle liste; entro il 28 le commissioni provinciali
elettorali raccoglieranno le richieste di candidatura; entro il 7
gennaio le assemblee provinciali si riuniranno per approvare le liste
su base territoriale; e il 10 gennaio è in programma la direzione
regionale per l'approvazione delle otto liste provinciali.

Le firme
Nel centrodestra, la Lega, che ha espresso il candidato governatore,
dovrà raccogliere le firme. Lo farà, ha già annunciato Eugenio
Zoffili, «tra la gente». Il Carroccio è anche l'unico partito ad aver
svelato i nomi di alcuni dei capilista nei collegi. L'ultimo ieri: il
consigliere comunale di Alghero, Michele Pais, a Sassari. Dopo
l'Epifania, in chiave regionali, è anche previsto l'arrivo in Sardegna
del ministro dell'Agricoltura, Gianmarco Centinaio. Prima del 24
febbraio ritornerà anche Matteo Salvini.

Forza Italia, per voce del
comitato regionale, ha fatto sapere che «promuoverà liste forti,
competitive, con il pieno coinvolgimento di tutte le espressioni del
partito azzurro in Sardegna». Anche il M5s ha il problema delle firme.
Desogus ha già anticipato che il capo politico Luigi Di Maio inizierà
la campagna nell'Isola da un centro dell'interno, sempre dopo il 7
gennaio.
Roberto Murgia

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Federico Marini
skype: federico1970ca


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