venerdì 6 ottobre 2017

Quando il veleno stravolge la realtà. La strana faccia di D’Alema. Di Tonino Serra.


La faccia di D'Alema... ha ragione Giacchetti... è come il culo. Assente perché internet fuori uso... un guasto in rete che Enel non riesce a sanare in cinque giorni... non ho potuto commentare le stupidaggini di D'Alema che su Rai 3 afferma che in Italia i super ticket sanitari impediscono ai più poveri di curarsi, di non fare prevenzione e quindi di morire prima dei ricchi. Naturalmente, con la Berlinguer scioccamente sorridente e annuente come sempre. Da medico che ha curato malati per 40 anni, dico che l'ex mente lucida della Sinistra mente sapendo di mentire e usa questo argomento fidando sull'ignoranza della gente. Certo che ricorrere a questi mezzucci per conquistare lo 0,0003 dei voti è patetico.

Faccio mie le cifre riportate oggi da Repubblica e commentate da Rufolo. - gli italiani che ogni anno fanno esami di laboratorio o strumentali sono 30 milioni. - di questi, 15 milioni sono esenti perché: hanno meno di sei anni o più di 65 anni con reddito inferiore a 36 mila euro; i disoccupati e familiari con reddito sotto 8000 euro; i pensionati sociali e familiari con reddito sotto 8000 euro; le donne in gravidanza e chi fa prevenzione; in molte regioni non pagano i figli a carico dopo il terzo figlio, le vittime del terrorismo, gli i fortunati sul lavoro, i residenti in zone terremotate. - pagano i ceti medi e alti per un totale di 2,5 mld l'anno.

i superticket di cui ciancia D'Alema sono distribuiti in modo difforme nelle varie regioni: in Sardegna non si pagano (qui Repubblica sbaglia), in alcune regioni varia tra 0 e 20 euro in base al valore della ricetta, in altre il superticket va da 5 a 15 euro e nelle Marche per certi esami sfiora i 70. In realtà, e queste sono considerazioni mie, lo scandalo sta nel fatto che i Noisti del 4 dicembre... ricordate la bocciatura della revisione del Tit.V... hanno scelto che l'Italia fosse divisa in 21 regioni sanitarie, dove ognuno fa quello che vuole mentre lo Stato può solo legiferare sui Lea (livelli essenziali di assistenza). 

D'Alema mente e avrebbe potuto dire cose vere sulla Sanità: liste di attesa legate all'abitudine incivile si chiudere laboratori e reparti diagnostici dal venerdì sera al lunedì mattina (sacri gli orari dei dipendenti, ignorati quelli dei malati che magari devono assentarsi dal lavoro per fare gli esami); necessità di ricorrere al privato per fare più in fretta gli esami negati dal pubblico (dimenticando che il privato è costantemente penalizzato, tanto che in Sardegna si attesta sui 60 milioni di euro, su migliaia di miliardi di bilancio, con i quali in molto campi riesce a supplire per il 50% le carenze delle Asl); sprechi negli ospedali pubblici, tanto che ci si oppone a che gli specialisti ricettino direttamene le loro proposte terapeutiche invece di scaricarle sul medico di famiglia (così non possono essere controllate le prescrizioni incongrue); mancata verifica delle esenzioni (alzi la mano chi non conosce uno che truffa lo Stato su esenzioni e pensioni di invalidità). E qui mi fermo per carità cristiana. Restano vere queste cifre, come resta vera la definizione di Giacchetti sulle caratteristiche delle facce di certa gente


Di Tonino Serra.

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