martedì 29 ottobre 2019

Il piano per Sant'Elia: molti nodi da sciogliere, serve un sopralluogo


Unione sarda
29.19.2019

Il piano per Sant'Elia: molti nodi da sciogliere, 
serve un sopralluogo

Nessuna fretta. La commissione Urbanistica ha rinviato ancora una volta il voto sul Piano guida necessario alla costruzione dello stadio di Sant'Elia. E a frenare sull'approvazione del documento non è solo la minoranza.

Ordine del giorno
Molti gli aspetti da chiarire, così tanti da rendere necessario un sopralluogo fissato per lunedì alle 15.30. Trovare il tempo per il voto nello stesso giorno non sarà possibile anche perché lunedì alle 17,30 si riunirà il Consiglio comunale e quindi la commissione, nella migliore delle ipotesi, esprimerà il proprio parere tra due settimane. A rallentare l'iter però potrebbe essere non solo l'analisi approfondita richiesta da tutti i commissari ma anche la necessità di rimodulare il progetto economico finanziario che sta alla base dell'accordo con il Cagliari Calcio. Il prospetto (di poco meno di 80 milioni) che si basa sulla pubblica utilità dell'opera approvato dal Consiglio comunale durante la scorsa consiliatura dovrà essere modificato alla luce delle varianti in fatto di parcheggi e aree commerciali.

La vendita di alimenti
Della proposta iniziale del Cagliari, stadio a parte, resta pochino. Molto è stato ripensato, a cominciare dalla zona dello shopping e dalle aree di sosta. Dunque: il blocco commerciale non è più un grande parallelepipedo accanto al terreno di gioco. In seguito alla conferenza di servizi le cubature da destinare ai negozi sono state trasferite nella zona in cui ora sorge la Sardegna Arena e ridistribuite su quattro edifici compresi anche di una galleria verde.

Su questo aspetto ieri è stata chiarita la prima incomprensione sorta nei giorni scorsi tra maggioranza e opposizione in merito alla variante al Puc necessaria ad autorizzare il piano. Negli spazi commerciali (previsti nel progetto rossoblù accanto allo stadio) era stata espressamente vietata la vendita di alimentari che ora è stata reintrodotta dalla nuova versione.

«La differenza - ha chiarito Angius - è che stiamo parlando di aree diverse, ora che i negozi sorgeranno da un'altra parte non vogliamo limitare la possibilità che in futuro possa esserci anche la vendita di alimenti. Per esempio: se l'amministrazione volesse trasferire il mercato in questo modo potrebbe farlo». Su questo quasi nessuno sembra d'accordo. Nella maggioranza, il sardista Roberto Pinna (al quale si deve anche la richiesta del sopralluogo) si è detto del tutto «contrario». Così come Aurelio Lai: «Non parteciperò al funerale delle tante attività alimentari del resto della città che già sono molto in crisi».

Scontato il no della minoranza annunciato qualche giorno fa con una conferenza stampa e ribadito ieri da Guido Portoghese, Francesca Ghirra, Matteo Lecis Cocco Ortu e anche Marzia Cilloccu che pur non facendo parte della commissione è intervenuta sostenendo la necessità di convocare le associazioni di categoria e i sindacati. «Se cambiano le destinazioni d'uso, bisogna sentirli di nuovo, lo impone la legge», ha chiarito.

Parcheggi
Svelato anche il mistero dei parcheggi. Tanto per cominciare, già in conferenza di servizi era stato chiarito che il numero indicato nel primo progetto del Cagliari calcio doveva essere incrementato. Ora il Piano guida è riuscito a ricavare nuove aree. «La superficie è aumentata - ha concesso Guido Portoghese (Pd) - ma trattandosi di aree spezzettate è opportuno indicare il numero dei posti auto che sarà ricavato».

Quindi, calcolatrice alla mano, gli ingegneri attorno al tavolo suggeriscono la regola base: per sapere quanti stalli si possono tracciare è necessario dividere la superficie per 25. Restando a quelli relativi allo stadio, la superficie è di 98.440 metri quadrati e dunque i posti auto (in linea teorica) dovrebbero essere circa 3.900. «La questione dei parcheggi c'era prima e c'è adesso – ha detto Antonello Floris (FdI) - non fingiamo che sia una questione nuova».

La guerra degli indici
Anche le cubature previste sono materia da interpretare. «È vero che nella nostra proposta c'erano più cubature ma venivano distribuite sulle aree dei parcheggi dove chiaramente non si poteva costruire nulla», ha detto Ghirra. Questo il riepilogo fatto dal dirigente Salvatore Farci sul punto: «Il piano indica 400.004 metricubi per lo stadio, 120.900 metricubi destinati al commerciale che aggiunti ad altre piccole cubature destinate a servizi e alle strutture sul lungocanale porta a circa 670mila metricubi».

Mariella Careddu


Nessun commento:

Posta un commento