venerdì 18 ottobre 2019

Nell'isola in aumento chi non riesce a procurarsi da mangiare: boom dei nuovi poveri


La Nuova Sardegna
18.10.2019

Boom dei nuovi poveri. 59mila sardi chiedono aiuto. Nell'isola in aumento chi non riesce a procurarsi da mangiare: il 12% è under 12. La maggior parte si fa inviare pacchi alimentari anziché andare nelle mense.

SASSARI

Quasi 60mila sardi hanno difficoltà a procurarsi da mangiare e sono costretti a chiedere aiuto. Di questi oltre il 12 per cento sono bambini sotto i 12 anni. Lo rivela la Coldiretti nella Giornata mondiale dell'alimentazione promossa dalla Fao, sulla base dei dati sugli aiuti alimentari distribuiti con i fondi Fead attraverso l'Agea. Un dato che classifica la Sardegna tra gli ultimi posti in Italia: i 59mila sardi sono il 2,2 per cento circa dei 2,7 milioni italiani che nel 2018 sono stati costretti a chiedere aiuto per mangiare, di cui oltre il 55 per cento concentrato nelle regioni del Sud.

Le maggiori criticità in Italia riguardano la Campania con 554mila assistiti, la Sicilia con più di 378mila e la Calabria con quasi 300mila. Ma anche in Lombardia, la regione più ricca d'Italia, si contano quasi 229mila persone in difficoltà alimentare. Tra le categorie più deboli a livello nazionale si registrano 453mila bambini di età inferiore ai 15 anni - in Sardegna sono 7.258, pari all'1,6 per cento del totale -, quasi 197mila anziani sopra i 65 anni e circa 103mila senza fissa dimora.

La stragrande maggioranza di chi è stato costretto a ricorrere agli aiuti alimentari lo ha fatto attraverso la consegna di pacchi alimentari che rispondono maggiormente alle aspettative dei nuovi poveri - ovvero pensionati, disoccupati, famiglie con bambini - che, per vergogna, prediligono questa forma di sostegno anziché ricorrere alle strutture caritatevoli. Infatti sono appena 113mila quelli che si sono serviti delle mense dei poveri a fronte di 2,36 milioni che invece hanno accettato l'aiuto delle confezioni di prodotti. Ma ci sono anche 103mila persone - aggiunge la Coldiretti - che sono state supportate dalle unità di strada, gruppi formati da volontari che vanno ad aiutare le persone più povere incontrandole direttamente nei luoghi dove trovano ricovero.

Di fronte a questa situazione di difficoltà sono molti gli italiani e i sardi attivi nella solidarietà ed il mondo agricolo è tra questi. In diversi mercati di Campagna Amica in tutta la Sardegna si sono stretti rapporti di collaborazione con alcune associazioni di volontariato a cui a fine mattinata si donano i prodotti deperibili che non sono stati venduti. Ma sono diverse le iniziative di sensibilizzazione al problema. In Italia, infatti, sono finiti nel bidone alimenti e bevande per un valore annuale di 16 miliardi di euro che sarebbero più che sufficienti a coprire il deficit alimentare del Paese. Non si tratta solo di un problema etico ma che determina anche - precisa la Coldiretti - effetti sul piano economico e ambientale per l'impatto negativo sul dispendio energetico e sullo smaltimento dei rifiuti. (al.pi.)



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Federico Marini
skype: federico1970ca


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