giovedì 20 giugno 2019

La strana solidarietà dell’assessore Lampis. Di Pier Franco Devias



Ho letto che l'assessore all'Ambiente, Gianni Lampis, ha siglato un accordo con i comuni di Napoli e Pompei per accogliere in Sardegna 50mila profughi in caso di eruzione del Vesuvio. Una cosa molto bella, la solidarietà verso i profughi. Ma, aspetta... ma Gianni Lampis non è di Fratelli d'Italia? Si, insomma, quelli che non vogliono profughi ecc ecc?

Come dici? Ah, si tratta di "solidarietà nazionale". Ma come avrò fatto a non pensarci. Beh ma allora, a proposito di "solidarietà nazionale", visto che lui abita davanti a Capo Frasca, dove l'Esercito (italiano, appunto) tira le bombe, si sarà ricordato di parlare dello scandaloso sbilanciamento delle loro servitù militari sulla nostra terra.

Dici di no? Vabbè, dimenticanza, succede.

Però magari, visto che è assessore all'Ambiente, avrà contrattato la restituzione dell'equivalente quantità di munnezza che abbiamo accolto provvisoriamente quando loro erano in difficoltà? No eh? Vabbè, tanto gli avrebbero risposto "Chi a ha avut' ha avut',  chi ha dat' ha dat', scurdammc 'o passat' simm'è Napule paesà." Insomma, dicevamo: i profughi. E però, dico, questi non arriverebbero da una guerra. 

Ma quelli del partito di Lampis non dicono che i profughi che non vengono da zone di guerra non devono essere accolti? Come? Una catastrofe è come una guerra? Beh è vero, e un'eruzione, in effetti, è una catastrofe.

Catastrofe.. come per esempio le carestie in Africa, che fanno migliaia di morti.
O l'Ebola.
Ah è diverso?
E perchè è diverso?
Un profugo è un profugo. 
Non è "diverso". E' uguale: è profugo. 
E' uno che scappa per salvarsi.
Uno che scappa per salvarsi è una persona: non c'entra la  nazionalità, l'età, il sesso, il colore...

Come?...
Il colore dici?
Ma vuoi vedere che...

Pier Franco Devias

Nessun commento:

Posta un commento