giovedì 6 giugno 2019

Lo specchio di come siamo. Di Antonio Deiola



Oggi colazione a Torregrande, Oristano... Fare colazione al mare fa invidia a molti, eppure questa borgata marina, dal mare non eccezionale ma a un tiro di schioppo dalla città e da una delle penisole più belle al mondo, è ridotta a poco più di una discarica... Marciapiedi divelti, erbacce, plastica, ferraglia e amianto ovunque... Pulci, zecche, gatti e cani abbandonati, escrementi e palme in putrefazione, immondezzai e scarti edilizi dappertutto... Case abbandonate e muri scrostati. Case che però ti affittano e vendono a prezzi di Montecarlo o Portofino...

La sera è desolante perché diversi anni fa i residenti, ostili alla movida che disturbava il loro sonno nelle case in prima fila, protestarono vivacemente e imposero severe restrizioni alla musica nei locali... Eppure se uno va a cercare il silenzio potrebbe metter su casa nel Supramonte di Oliena e non in una borgata marina dove di presume che i più siano lì in villeggiatura e magari hanno piacere di ascoltare musica o farsi una passeggiata nel lungomare...

Se ti giri intorno è tutto così precario, sufficiente, provvisorio. Siamo a giugno ma stanno ancora pulendo e sistemando qualche locale, qualche alloggio... In certi locali (da sempre) dai prezzi esorbitanti hai quasi paura ad ordinare un caffè perché si ha la sensazione di averli quasi disturbati dal torpore che li affligge, come la calura estiva... Fai quasi un torto a spendere dentro il loro locali... Però poi a fine estate fanno la gara del lamento per l'ennesima stagione fallimentare...

E ci si trascina sino al 16 agosto che qui sancisce l'inizio dell'autunno... nonostante i 300 giorni di sole all'anno! In qualsiasi parte del mondo, persino nei paesi in guerra, un posto del genere sarebbe un salotto fiorito e ordinato dove poter fare tante cose. Invece qui è poco più di una discarica, ossia lo specchio di come siamo!

Antonio Deiola

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