lunedì 10 giugno 2019

Sono la moglie di un portuale e ne vado fiera. Perché mio marito è tutto. Di Chiara Mura.



Sono la moglie di un portuale. Ho iniziato il mio percorso scegliendo di lavorare in uno studio legale. Una laurea in giurisprudenza che è costata non solo il mio personale impegno, è costata i sacrifici della mia Famiglia. Mia Mamma e mio Babbo felici e fieri della loro pupilla dottoressa. Loro arrivavano da una vita fatta d'agricoltura, di cura della terra, d'Amore per il raccolto.

Il loro vigneto era composto da pochi ceppi che producevano un nettare chiamato Cannonau. Mamma faceva tutto ciò che sapeva e poteva per rendere la vita una poesia, e ci riusciva. Babbo mi ha insegnato a inseguire le mie passioni, le mie attitudini.

Si, erano fieri di me, del mio saper scegliere. Quando ho iniziato a lavorare in studio erano al settimo cielo, lo erano anche quando hanno conosciuto Danilo. Mamma era innamorata, Babbo era pazzo di quel ragazzo che sarebbe diventato mio marito. Così, quando ho detto loro che avrei lasciato tutto per poterlo vivere non hanno battuto ciglio.

Ho lasciato tutto perché un portuale lavora con turni strani. Praticamente con quei turni non avrei avuto un compagno di vita e Lui non avrebbe avuto una complice con la quale confrontarsi. Oggi più di ieri so d'aver fatto la scelta giusta.

Oggi avrei avuto più soldi, forse, però oggi sono una Donna Libera che ha scelto d'avere poco ma, il poco a volte è tutto. Il mio poco è la mia vita. Il mio poco è già tanto. Il mio poco è Pubiddu.

Di Chiara Mura

3 commenti:

  1. Grandissima Chiara❤️Comunque anche Danilo non è da meno. Supererete questo problema con la vostra forza
    Vi voglio un gran bene ❤️❤️

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