martedì 25 giugno 2019

Quelle particolari manovre in Consiglio Regionale, per preservare il posticino... Poi ci parleranno di democrazia! Di Lucia Chessa.



Ho sottoscritto uno dei ricorsi al Tar contro la legge elettorale sarda. Quella che tra premi di maggioranza e quote di sbarramento lascia fuori, privi di rappresentanza, percentuali altissime di elettori. Quella che squilibra la rappresentanza dei territori con tutta l’iniquità che ne consegue, quella che prende i voti dei sardi li distorce in mille modi e produce consigli regionali che, con i voti espressi, non c’entrano quasi niente.

Quella che costringe alcuni gruppi ad una pesante raccolta di firme per la candidatura, mentre altri li esonera per graziosa concessione di un qualunque consigliere regionale. Quella che, nonostante il can can, non ha affatto garantito una rappresentanza di genere degna di un paese civile.

Il nostro ricorso verrà discusso domani al TAR Sardegna e presto sapremo. Ad esso hanno fatto opposizione il presidente della giunta Cristian Solinas e il presidente del consiglio Michele Pais. E questo non mi meraviglia, non mi aspetto nessuna sensibilità democratica da questa destra bene accomodata e ancora intenta a spartirsi fino all’ultima briciola di incarico.

Quello che però non capisco bene è l’opposizione della onorevole Carla Cuccu rappresentante neo eletta del Movimento 5 stelle in consiglio regionale. Ecco, mi farebbe piacerebbe se ci fosse qualcuno tra i miei contati 5 stelle che potesse spiegarmi. No per saperlo, e per dichiararla definitivamente, in aggiunta alla vicende nazionali, la deriva antidemocratica del grillismo, la sua contiguità sostanziale e non occasionale con il leghismo e dunque, per quanto mi riguarda, la sua pericolosità.

Di Lucia Chessa

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