giovedì 22 novembre 2018

rassegna stampa 22 Novembre 2018


La Nuova

Alleanza tra Rifondazione, Si e Pci. Zedda prepara la convention con i sindaci. Blocco a sinistra oltre i Progressisti

CAGLIARI. A sinistra della futura coalizione progressista, quella che dovrebbe candidare governatore Massimo Zedda, sta per scatenarsi un terremoto. Rifondazione, Sinistra italiana e Partito comunista hanno costituito una nuova alleanza, che presto potrebbe tagliare i ponti con l'ex centrosinistra e correre da sola nelle Regionali. Se così fosse, un altro tassello di quello che è lo schema immaginato dal sindaco di Cagliari potrebbe saltare. Sarebbe il secondo dopo il recente no di Autodeterminatzione, che ha fatto sapere: «Mai alleati con i partiti che hanno governato la Regione negli ultimi dieci anni».

A sinistra. I tre segretari regionali - Antonello Licheri, Giuseppe Ibba e Pierluigi Mulliri - si dichiarano pronti a a un progetto alternativo e in netta discontinuità con il passato, compresi gli ultimi cinque anni della giunta Pigliaru su sanità, urbanistica, enti locali e rapporti con lo Stato». Nell'annunciare che domenica 9 dicembre, organizzeranno un'assemblea aperta alle forze di sinistra, autonomiste, ad esempio Potere al popolo, e ai movimenti, Rifondazione, Si e Pci sostengono che è indispensabile «un progetto destinato a riequilibrare fra loro tutti territori della Sardegna dal punto di vista economico e sociale, con particolare attenzione alle politiche su lavoro, a cominciare da quello per i giovani, ambiente, e salute».

Ma è un programma di cui, secondo i tre segretari, «oggi invece non c'è traccia in nessuno dei possibili schieramenti annunciati», e per questo «al nostro interno vogliamo approfondire quali potranno essere le eventuali possibili alleanze per le Regionali». Se questa non è una porta sbarrata a Zedda, poco ci manca.

I progressisti. Il movimento che fa capo al sindaco di Cagliari è al lavoro per organizzare l'evento in cui Zedda dovrà sciogliere la riserva sulla candidatura a governatore. L'evento era atteso per questo fine settimana, ma un imprevisto (Massimo Zedda è alle prese con un virus influenzale) avrebbe costretto il gruppo dei sindaci a rinviarlo di qualche giorno. Direzione Pd. Lunedì pomeriggio è stata convocata ad Oristano, in via Canepa, dal segretario regionale Emanuele Cani. A sollecitare la riunione prima della Conferenza programmatica del partito, sarà il primo dicembre ad Arborea, erano stati l'europarlamentare Renato Soru, l'ex deputato Francesco Sanna e il capogruppo Pd Pietro Cocco.


Unione Sarda

LE ELEZIONI. Il centrosinistra aspetta ancora la decisione del sindaco Zedda
Cagliari, l'incrocio che spaventa Coalizioni ancora in alto mare
Il voto per le suppletive il 20 gennaio un ostacolo verso le Regionali

Un fulmine è stato scagliato dal Governo nel cielo (già poco sereno)
della politica isolana. La convocazione delle suppletive per la
Camera, fissata il 20 gennaio per sostituire l'ex penstastellato,
Andrea Mura, manda in tilt alcuni meccanismi. I partiti sono costretti
a un'accelerata e, in alcuni casi, c'è addirittura il rischio che
salti il banco.

Lo scenario
Il centrosinistra deve cercare di chiudere prima possibile la pratica
coalizione e ottenere il sì da Zedda. Nel centrodestra si discute per
sapere a quale partito spetterà la scelta del candidato, mentre il
Movimento 5 Stelle attende notizie dallo staff di Luigi Di Maio, sul
metodo di individuazione del candidato. Certo è che Cagliari diventa
il crocevia del futuro politico sardo perché le suppletive saranno
comunque l'antipasto delle regionali e una prova politica importante
visto che al voto andrà circa un quarto degli elettori complessivi.

La rincorsa
Il boccone più amaro è stato servito sul piatto del centrosinistra. La
coalizione che dovrebbe sostenere Massimo Zedda nella corsa a Villa
Devoto è ancora in fase di costruzione. I tentativi di allargarla non
stanno andando a buon fine tanto che dal sindaco di Cagliari non
arrivano ancora segnali.

Presentarsi alle suppletive con questo
anticipo crea due tipi di problemi: il primo è riuscire a presentare
un candidato. Potrebbe essere un esponente del civismo, qualcuno fa il
nome dell'assessora cagliaritana, Francesca Ghirra, ma potrebbe essere
anche un sindaco vicino al Pd. Il secondo problema è riuscire a
evitare una sconfitta pesante, difficile da gestire nell'immediata e
successiva campagna elettorale.

Serve quindi avere più forze in
coalizione e maggiore unità, non pervenuti attualmente. Una cosa è
certa: Zedda non vuole giocare il ruolo di vittima sacrificale e
quindi potrebbe decidere di declinare l'invito e lasciare a
qualcun'altro l'onere di candidarsi. Il richiamo alla compattezza
arriva dai rappresentanti di Italia in Comune: «C'è bisogno di unità
di intenti, programmi e valori prima che di nomi». Il rischio è
perdersi nelle lotte intestine e serve superare «la personalizzazione
della politica per ridare agli elettori sardi il diritto di un voto
ragionato».

Rischio tensioni
Non fanno salti di gioia nemmeno nel centrodestra che si troverà ad
affrontare un nuovo gioco di equilibri in una fase delicata per la
coalizione. Si deve decidere chi sarà il candidato e quale partito lo
dovrà esprimere. Gli azzurri vorrebbero l'opzione, con la
consapevolezza che questo potrebbe creare nuove tensioni all'interno a
poche settimane dalla pace ritrovata.

Spesso si è fatto il nome della
consigliera regionale, Alessandra Zedda, e quello di Edoardo Tocco.
Non è escluso che anche Fratelli d'Italia si faccia avanti con un
proprio nome così come potrebbero fare i Riformatori che avrebbero in
Roberto Frongia o lo stesso Michele Cossa due candidati spendibili.
Inoltre, il turno di supplettive rientrerà in un equilibrio anche per
il dopo regionali perché il partito che esprimerà il candidato, dovrà
(in caso di vittoria) cedere qualcosa agli alleati.

Inizia una partita
di strategia che in qualche modo mette alla prova anche il
centrodestra che ha già la coalizione, domani avrà quasi certamente il
candidato presidente, ma deve fare i conti con gli equilibri di forza.
Non staranno sicuramente a guardare gli altri partiti della coalizione
che già hanno accettato loro malgrado la nomina del candidato
presidente da parte della Lega.

La sostituzione
È nel Movimento 5 Stelle l'origine di queste suppletive. Andrea Mura,
eletto nell'uninominale della Camera si è dimesso dopo l'espulsione
dal Movimento a causa delle assenze. Tutti i nove candidati degli
uninominali, eletti poi in Parlamento, non sono stati scelti con la
votazione in rete, ma dall'allora coordinatore per la campagna
elettorale, Mario Puddu. È probabile che venga utilizzato lo stesso
criterio, senza riaprire dunque la piattaforma Rousseau, mai così
tanto utilizzata a così breve distanza. A decidere sarà naturalmente
il capo politico, Luigi Di Maio, insieme allo staff, che valuterà la
situazione nei prossimi giorni.
Matteo Sau

IL CASO. Scenari per il 2019
L'ingorgo delle urne Ma l'election day resta possibile

Accorpare le regionali con le suppletive per la Camera si può fare.
Almeno dal punto di vista legislativo perché lo Statuto prevede la
possibilità di far oscillare la data delle regionali due domeniche
dopo o quattro prima, rispetto alle consultazioni precedenti. Nel 2014
le elezioni si sono tenute il 16 febbraio, dunque calcolando quattro
domeniche a ritroso l'ultima sarebbe proprio il 20 gennaio. Ci sono,
però, impedimenti tecnici come la stampata delle nuove schede per la
doppia preferenza di genere.

A Cagliari in teoria si potrebbe andare
al voto addirittura cinque volte entro la primavera del 2019: un
dedalo di urne mai visto prima. Il 20 gennaio sono già state fissate
le elezioni suppletive per il seggio alla Camera lasciato libero dal
deputato dimissionario del M5S Andrea Mura, a febbraio sarà il turno
delle regionali, mentre in primavera si andrà al voto per il rinnovo
del Parlamento europeo. Tre voti sicuri, più due ipotetici: se Massimo
Zedda dovesse candidarsi e vincere le regionali, scatterebbero le sue
dimissioni da sindaco di Cagliari. Risultato: urne di nuovo aperte nel
capoluogo per rieleggere sindaco e Consiglio comunale. Non solo,
resterebbe in piedi anche l'ipotesi del ballottaggio due settimane
dopo. Un po' di suggestioni e un po' di realtà già definita: di sicuro
gli elettori cagliaritani saranno chiamati ad avere la tessera
elettorale sempre a portata di mano.


MOVIMENTO 5 STELLE.
Regionarie, ultime ore d'attesa per i candidati: si vota lunedì
Luca Piras potrebbe riproporsi, voci non confermate su Andrea Pubusa e
Francesco Desogus

Ancora una giornata per avere i candidati alle regionarie per a
presidenza della Regione. Gli attivisti del Movimento 5 Stelle sono in
attesa di sapere chi tenterà di prendere il posto dell'ex sindaco di
Assemini, Mario Puddu. Domani a mezzogiorno scade il termine per la
candidatura, ma gli aspiranti devono rispettare il mandato che impone
il divieto di autopromuoversi in rete. Poi, potrebbe servire un fine
settimana di riflessione prima di aprire la piattaforma Rousseau per
il voto del candidato presidente del Movimento 5 Stelle. Nulla ancora
è stato ufficializzato, ma l'ipotesi è che le consultazioni si tengano
lunedì prossimo.

Una parte dell'M5S sostiene Luca Piras, arrivato secondo alla
consultazione dell'estate scorsa. Si tratta di un sostegno velato,
anche perché nessuno in teoria può appoggiare la candidatura di
aspiranti portavoce. Potrebbe partecipare alle regionarie anche
Francesco Desogus che già nelle scorse settimane aveva espresso la
volontà di mettersi in gioco. Un altro nome spesso accostato al
Movimento 5 Stelle è quello di Andrea Pubusa che, per ora, si
concentra sull'attività del CoStat. Non si tratta di un partito ma
parteciperà alla campagna elettorale.

Domani, Pubusa modererà un dibattito al quale parteciperanno il
senatore Gianni Marilotti (M5S), Andrea Murgia, candidato presidente
di Autodeterminatzione, Claudia Zuncheddu (Sardigna Libera), Roberto
Mirasola (Sinistra Italiana), Giovannino Deriu (Potere al popolo) e il
segretario del Partito dei sardi, Paolo Maninchedda. (m. s.)

CENTRODESTRA.
Ecco Salvini, via al tour nell'Isola

Attesa per l'ufficializzazione del candidato: Solinas in pole position
Oggi a Olbia, Nuoro e in Ogliastra, domani al congresso Psd'Az a Cagliari

Inizia oggi il tour di due giorni nell'Isola del vicepremier Matteo
Salvini. Una visita attesa da tutto il centrodestra, visto che entro
domani dovrebbe il ministro dell'Interno dovrebbe annunciare il nome
del candidato governatore della coalizione. Cresce l'entusiasmo dei
sostenitori, ma nel frattempo spuntano per le strade delle città
manifesti e scritte. Le ultime sono comparse ieri mattina a Cagliari:
«Respingiamo Salvini», è il più tenero.

È stato lo stesso vicepremier
a rispondere si Facebook: «Fate pena, tornerò in Sardegna alla faccia
di chi ci vuole male. Noi andiamo avanti», ha scritto nel chiamare a
raccolta i simpatizzanti del partito - e non solo - per la visita di
due giorni. Non solo: il coordinatore del partito Eugenio Zoffili e il
deputato Guido De Martini hanno annunciato di voler presentare una
denuncia per i manifesti: «Il nostro sospetto è che siano
riconducibili al centro sociale attivo a Cagliari, faremo di tutto
perché chiuda».

Il programma
Nel pomeriggio di oggi (alle 16) sarà a Olbia, alla stazione
marittima. Poi Nuoro (alle 18.30 all'ExMé), Tortolì (alle 21 nella
sede della Lega) e Girasole (alle 21.30 per una cena all'hotel
Birdesu). Ma la tappa cruciale dovrebbe essere domani, con
l'intervento di presentazione del congresso del Partito sardo
d'Azione, in viale Regina Margherita a Cagliari.

Il probabile annuncio
Con ogni probabilità, sarà questa l'occasione in cui Salvini
comunicherà il nome del candidato governatore del centrodestra alle
regionali. Il vicepremier dovrebbe parlare alle 12. Mezz'ora prima,
nella sede del Psd'Az, si terrà il quarto tavolo regionale della
coalizione. A convocarlo è stato il coordinatore del Carroccio
nell'Isola Eugenio Zoffili. Il passaggio dovrebbe servire ad
anticipare alle altre forze politiche dello schieramento ciò che di lì
a poco dirà Salvini. E cioè l'ufficializzazione della guida della
coalizione. In pole position, da settimane, c'è il segretario del
Psd'Az, il senatore Christian Solinas.

Domani però la mattinata del ministro dell'Interno inizierà a
Villasimius, con la visita a uno degli immobili confiscati alla
criminalità organizzata. Alle 13, dopo la parentesi sardista, ci sarà
un sopralluogo nelle aree colpite dall'ultima alluvione: la Statale
195 e Capoterra, dove poi si terrà un pranzo con i simpatizzanti.
Fortza Paris

Intanto Fortza Paris, che fa parte della coalizione di centrodestra
per le prossime regionali, avverte: «La scelta del candidato
governatore spetta solo ai sardi». Il presidente Gianfranco Scalas
prosegue: «Il nostro popolo non vuole assistenza o aiuti, chiede solo
di poter esser messo nelle condizioni di dare il meglio, di crescere e
prosperare.

Bene lavorare su Zona Franca, sistema sanitario,
continuità territoriale, potenziamento delle infrastrutture però ancor
prima di metanizzare l'Isola andrebbero ridotte, e portate ai costi
del continente le tariffe energetiche, a sostegno delle famiglie e
delle tante imprese in sofferenza». (m. r.)

Sanità e trasporti gli obiettivi dell'Uds
Gli incontri

La sanità, in primo luogo, poi il trasporto pubblico locale, la
continuità territoriale, la riduzione del costo energetico per
famiglie e imprese, la riforma della Regione e la riqualificazione
professionale del personale, incentivando l'esodo volontario di almeno
500 dipendenti , per svecchiare la “macchina” e creare nuova
occupazione.

Sono i punti principali che caratterizzano l'azione dell'Uds, che ha
concluso la prima fase organizzativa per la formazione delle liste in
tutti i collegi elettorali dell'Isola e definire il programma per le
prossime elezioni regionali.

Gli incontri nel territorio, condotti dal leader del partito, Mario
Floris, e dal coordinatore regionale, Antonio Nicolini, hanno
confermato l'impegno politico e programmatico dell'UdS nell'alleanza
del centrodestra.

In particolare - sottolinea una nota - il partito «punta a impostare
un nuovo rapporto con il Governo affinché la sanità e il trasporto
pubblico locale tornino in carico al bilancio dello Stato, come è in
tutta Italia, non più a carico del bilancio regionale, mentre la
continuità territoriale aerea e marittima deve consentire ai sardi di
essere trasportati gratis fino al punto più vicino della penisola,
così come era stata impostata sin dall'origine della vertenza con la
prima Giunta Floris del 1989».


regionarie bis
Candidature online del M5S c'è tempo sino a domani alle 12

CAGLIARILa piattaforma Rousseau accetterà le candidature a governatore
per il Movimento Cinque stelle entro venerdì a mezzogiorno. Di fatto,
per partecipare alle Regionarie bis - necessarie dopo il recente passo
indietro dell'ex sindaco di Assemini Mario Puddu - gli aspiranti
avranno avuto tre giorni a disposizione per presentarsi e concorrere
alle primarie on line che dovrebbero essere subito dopo.

Ieri è stata
la prima giornata in cui i candidati potevano iscriversi alla
Piattaforma, ma dallo staff politico non sono arrivate indiscrezioni
né su quanti abbiano sottoscritto il modulo e quindi neanche sui nomi.
In ogni caso, così come prevede il regolamento interno, tutte le
candidature dovranno passare subito dopo all'esame del capo politico
del Movimento, il vicepremier Luigi Di Maio, del garante e dello staff
nazionale.

Solo quelle che supereranno questa prima selezione - i
criteri saranno di verificare se i curricula sono compatibili con i
principi dello statuto - saranno ammesse alle Regionarie bis. Che -
stando ad alcune ipotesi - potrebbero essere organizzate, sempre on
line per gli attivisti e com'è consuetudine dalla piattaforma Rousseau
durante la prossima settimana.

A Olbia chi pensa a un'altra Sardegna
Intellettuali, sindaci, sindacati per un'isola lontana dai populismi

OLBIA
Non chiamateli gli antisalvini. Lo spirito che anima l'incontro che si
terrà oggi a Olbia quasi in contemporanea alla visita del vice premier
nasce su altri presupposti e per altri fini. Prende vita dall'esigenza
di riflettere intorno allo strapotere dei populismi e di una deriva
che sembra avere colpito l'Italia e anche la Sardegna. Il tema
centrale dell'incontro è la soggettività dei sardi nelle scelte
politiche, economiche, culturali e linguistiche. A partire da alcuni
spunti dei libri di Bachisio Bandinu "Noi non sapevamo" e "Lettera a
un giovane sardo sempre connesso" si affrontano le questioni della
lingua e del bilinguismo, del turismo, dell'industria, delle basi
militari, dell'ambiente, per constatare che i sardi non sono stati
artefici, protagonisti attivi e responsabili del proprio sviluppo.

E proprio dalla lettera manifesto di Bandinu, pubblicata accanto,
partiranno le riflessioni di chi si interroga su quale sia il futuro
della Sardegna. «La questione fondamentale è oggi la necessità di una
coscienza identitaria politica, economica, ambientale. Identità che
non possediamo e che bisogna costruire come base fondamentale della
crescita a nostro vantaggio».

Al Civico 33, a Olbia, in corso Umberto,
si aprirà un dibattito proprio su questi temi. Un incontro che non ha
riferimenti partitici. Hanno assicurato la loro presenza diversi
sindaci della Gallura. Il sindaco di Santa Teresa, di Calangianus, di
Loiri e di Luogosanto. C'è anche l'adesione da parte di esponenti del
sindacato, mondo della scuola. Bachisio Bandinu, Nino Murineddu, Gian
Piero Scanu e Franciscu Sedda.

Oggi salvini nell'isola
Oggi tour a Olbia, Nuoro, Tortolì e Girasole

Tutto pronto per la visita di Matteo Salvini in Sardegna. Una due
giorni fitta di incontri, comizi, cene. L'arrivo è previsto alle 15
all'aeroporto di Olbia. Alle 16 Salvini è atteso alla stazione
marittima dell'Isola Bianca dove terrà il suo primo incontro pubblico.
Quindi trasferimento a Nuoro per un incontro con i simpatizzanti: alle
18 all'ExMe in piazza Mameli. Dalla Barbagia Salvini si sposterà in
Ogliastra per due eventi.

Il primo alle 21 a Tortolì per
l'inaugurazione della sede della Lega Ogliastra in via Monsignor
Virgilio 64/A, seguirà un breve comizio in piazza. Il secondo alle
21.30 a Girasole per una cena con iscritti e simpatizzanti all'hotel
ristorante Birdesu. Domani mattina tappa a Villasimius, dove visiterà
un immobile confiscato alla criminalità organizzata. Alle 12 è
prevista una conferenza nella sede Psd'Az col segretario Christian
Solinas per presentare il congresso sardista in programma sabato e
domenica alla Fiera.

Sarà anche l'occasione per annunciare la
candidatura dello stesso Solinas a governatore. Dopo un breve
sopralluogo nella aree colpite dalla recente alluvione Salvini
parteciperà a un pranzo a Capoterra nella locanda di Baccalamanza.
Ultima tappa della due giorni nell'isola

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Federico Marini
skype: federico1970ca


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