giovedì 12 gennaio 2017

La poesia: ancora di salvezza nelle correnti del quotidiano. di Marina Pizzi.

Ogni parola in poesia è un assoluto, germe in potenza di un’altra poesia. "La poesia è la salvezza erotica delle cose. Le conosce come non-finite e ne prosegue il desiderio”. La poesia è l'eccellenza della cenerentola. Alcuni se ne vergognano preferendole, per es., l'insegnamento universitario. Può diventare la pappa alla mercé di tutti e questo è il rischio principale. Essendo sintesi della sintesi spesso può inciampare nel respiro e farsi occlusa favella. A me non ha salvato la vita, anzi. In Italia si resta giovani poeti almeno fino ai 60 anni.

Cinquant’anni fa non c'erano i raduni di poesia e lo smalto era intatto, lontano da raggiungere. Al massimo i bambini leggevano la "poesia di Natale" e lì finiva l'azzardo. Oggi l'inganno benevolo o malevolo la vince. La lava del vulcano non si spegne e i lapilli fanno a gara a chi dura di più in luce, senza torre d'avorio, almeno.

Si sta frettolosi su fb; i poeti che hanno sfondato il muro di omertà sono però assenti, vengono solo citati dalla marmaglia più o meno limpida del pozzo con i pozzi. ecc. “La caparbia, inesausta lezione delle fiabe è la vittoria sulla legge di necessità, il passaggio costante a un nuovo ordine di rapporti e assolutamente niente altro, perché assolutamente niente altro c’è da imparare su questa terra“.

Cristina Campo Più hai nemici più la poesia vale. Essere dimenticati da vivi è la norma. Io scrivo perché è l'unica cosa che riesca/o a fare con viva forza nonostante tutto. Chi desidera/i leggere la mia poesia ha solo l'imbarazzo della scelta tra web e libri. Ho 61 anni e scrivo da quando ne avevo 22. Ho molti avversari e non posso farci niente. Alcune persone amano i miei versi e le ringrazio. I sinistri della salute sono la flotta di ciò che scrivo e volge/o lontana la nostalgia dello spreco di vita non vissuta.

Per Montale il poeta vive al 5%: è tutto un programma. ecc. Certi Artisti non dovrebbero mai morire e regalarci un po' di eternità dalle loro interpretazioni. In una vita il ricambio non si può attendere, il tempo è lo spazzino. Per esempio a me Faber manca più di un fratello. Anche gli Animali sono Artisti. È un dio colpevole che gironzola gli altari Le farabutte tare dello zero fàtico. Scrivere è avere il sapore del sangue in bocca o l'arsura che l'acqua non sa chetare. L'ironia dovunque io l'addiziono ai deboli di spirito.


Di Marina Pizzi.

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