mercoledì 25 gennaio 2017

La ricchezza sarda gestita (male) dai colonialisti. Sardo svegliati! Di Pier Franco Devias

Tempo fa gli archeologi scoprirono, in pozzi e scodelle trovate in differenti nuraghes, vinaccioli di malvasia, di vernaccia e di cannonau. Pare che si sia trattato della testimonianza più antica di addomesticamento della vite nel Mediterraneo occidentale. Adesso, in alcune scodelle rinvenute del nuraghe Arrubiu di Orroli, sono state trovate tracce inconfondibili di acidi della birra. Io credo che, se ci fosse stata una classe politica adeguata, queste notizie sarebbero state una manna dal cielo.

Una classe politica all’altezza del suo compito, come la si trova in alcune (non a caso floride) parti del mondo, avrebbe investito una immensa fortuna nel sostegno di questi settori, avrebbe potenziato e ampliato la produzione di vino e birra – che già ora costituiscono un’eccellenza – e lanciato una campagna pubblicitaria di dimensione planetaria. Pubblicità in tutto il mondo per invitare i turisti a visitare la patria del vino e della birra, con affascinanti richiami a cinquemila anni di esperienza.

Percorsi che interesserebbero tutti i paesi, fino a quelli più sperduti e nelle zone più impervie, coniugando le nostre eccellenze enogastronomiche con la vista mozzafiato su migliaia di nuraghes, centinaia di tombe dei giganti, pozzi sacri, domus de janas, menhirs, assieme a percorsi museali... Un settore economico che potrebbe, assieme al turismo, diventare un volano per tutti gli altri settori dell’economia, bloccare completamente l’emigrazione per bisogno e permetterci di richiamare di tutta fretta i nostri emigrati per dare una mano per l'enorme mole di lavoro.

Purtroppo però bisognerà aspettare ancora. Bisognerà aspettare che i Sardi scelgano di farsi governare da gente che ha il cuore e la testa in quest’isola, che ha il coraggio di pensare che ce la possiamo fare, che ha la forza e la volontà di scardinare quei meccanismi paramafiosi che ci tengono incatenati al parassitismo assistenzialista di stampo coloniale.

In attesa di questa nuova classe politica, in attesa che finalmente si alzi il vento del patriottismo e dell’indipendenza, riapriamo gli occhi e torniamo alla nostra triste realtà, in mano a una politica unionista che non sa fare di meglio che finanziare inceneritori di spazzatura e svendere le terre migliori alla speculazione internazionale… Cosa dici, non sarà ora di mandarli a casa ed entrare anche noi a far parte del mondo a testa alta?



Di Pier Franco Devias

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