lunedì 30 settembre 2019

A soli 24 anni, muore James Dean



"Sogna come se dovessi vivere per sempre. Vivi come se dovessi morire oggi." (James Dean)

(30 novembre 1955) Muore a soli 24 anni, in un incidente stradale sulla statale 466 in California, l’attore statunitense James Dean. Mentre era alla guida della sua Porsche 550 Spider nei pressi di Cholame, un’auto svoltò a sinistra e gli tagliò la strada. Le sue ultime parole, pronunciate poco prima dell'impatto, (quando Wütherich, il suo meccanico) disse a Dean di rallentare, furono «Quel ragazzo dovrà pur fermarsi... Ci vedrà!» Solo dopo qualche ora, la notizia cominciò a circolare in tutto il mondo, tra l’incredulità e lo sgomento generali.

James Byron Dean nacque l'8 febbraio del 1931 a Marion, nell'Indiana, in quello che allora era uno tra gli stati americani più depressi e rurali. La sua infanzia fu segnata dalla prematura scomparsa della madre (che morì di cancro all’utero) e dal difficile rapporto con il padre. Fu amorevolmente educato dagli zii in una famiglia di "quaccheri" e, appassionatosi sin da giovane al teatro e ad altre attività creative. Cominciò presto a sviluppare una personalità inquieta, eccentrica, ambiziosa, e che sarebbe rimasta carica di conflitti adolescenziali mai risolti.

Alcuni anni dopo, furono soprattutto queste sue caratteristiche peculiari a convincere il regista Elia Kazan che il ventitreenne James Dean - il quale aveva studiato recitazione e aveva già alle spalle diverse esperienze teatrali, ma anche radiofoniche e televisive - possedesse la personalità più adatta per interpretare il difficile personaggio di Cal Trask nel film La valle dell'Eden ("East of Eden", 1955), tratto dall'omonimo romanzo di Steinbeck.

Per il ruolo, egli fu preferito sia a Marlon Brando, sia a Montgomery Clift: gli altri due più anziani "ribelli di Hollywood", entrambi modelli di riferimento per il giovane James Dean, non possedevano a parere di Kazan la stessa carica emotiva, lo stesso risentimento nei confronti della figura paterna, la stessa giovanile irruenza, la medesima profonda infelicità.

Gran parte del film viene improvvisata da Dean, ad esempio il suo ballo nei campi di fagioli o la posizione fetale che assume sul treno (dopo aver cercato la madre in una città vicina). L'improvvisazione più famosa di Dean nel film è quella in cui il padre di Cal rifiuta il dono da parte del figlio di 5.000 dollari (donatigli dopo il fallimento economico della sua azienda).

Invece di seguire il copione e fuggire da suo padre, James Dean istintivamente si volta verso Massey e, piangendo, lo abbraccia. Kazan apprezzò la scena e la reazione sorpresa di Massey, e decise di inserirla nel film. Al film seguirono le interpretazioni ne "Gioventù Bruciata" e "Il Gigante", che consegnarono il giovane attore alla storia del cinema mondiale.

Quel 30 settembre del '55, l'America dei giovani - e non solo - si ritrovò in lacrime per la perdita di un eroe; si assistette a scene di delirio tragico paragonabili solo a quelle che, trent'anni prima, avevano accompagnato la scomparsa di Rudolph Valentino. Dalla metà degli anni ‘50 ai nostri giorni, James Dean è stato oggetto di un vero e proprio culto: per decenni, migliaia e migliaia di fan lo hanno venerato e imitato, ne hanno commemorato la morte, ne hanno visitato la tomba, ne hanno collezionato cimeli e oggetti, alcuni hanno persino partecipato a competizioni in suo ricordo.

La sua immagine è stata abbondantemente utilizzata e rielaborata - in modo più o meno diretto - dall'industria del cinema, della televisione e della moda. Si può anche dire che nessuno abbia contribuito quanto lui a definire quello che è ancora oggi il look più diffuso nei giovani di tutto il mondo: jeans e t-shirt, indumenti ormai considerati inseparabili dallo stesso status di giovani.




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