venerdì 4 maggio 2018

Le strade della giustizia, a volte, sono lunghe e tortuose. Talvolta non portano da nessuna parte. Di Maurizio Onnis.



Aggiornamento doloroso. Giusto per capire come funzionano queste cose nel dettaglio. Parlo dell’eolico speculativo piantato sulle colline tra Villanovaforru, Sardara e Sanluri, contro il quale siamo sempre in lotta. Processo penale. Doveva iniziare a dicembre 2015. Dopo numerosi rinvii, la prima udienza si è finalmente tenuta il 19 gennaio di questo 2018.

Finora sono stati sentiti i testimoni dell’accusa e gli imputati. Per l’ascolto dei testimoni della difesa, sono state già fissate udienze a giugno, settembre e ottobre. Nel caso il processo arrivi a sentenza prestissimo e il giudice dia ragione a noi, gli imputati ricorreranno naturalmente in Appello. È certo, matematico, che tra i due giudizi scatterà la prescrizione.

Siamo quindi del tutto sicuri che il procedimento penale è perso. Procedimento amministrativo. A giugno dello scorso anno, abbiamo intimato alla Regione di annullare in autotutela gli atti che avevano portato alla creazione del parco eolico. Atti in conseguenza dei quali gli imprenditori sono accusati di lottizzazione abusiva e falso ideologico. La Regione non ha reagito in alcun modo alla nostra richiesta.

A gennaio di questo 2018 abbiamo reiterato l’intimazione, spedendo il tutto anche in Procura. Risultato uguale: Regione e altri uffici coinvolti non hanno risposto. A questo punto, rimangono solo due strade. Andare direttamente noi in Procura e denunciare. Ricorrere al Tar.

Ho chiesto all’avvocato quali siano le probabilità di successo. Lui ha replicato: “Lei quanto tiene a portare avanti questa battaglia?”. Io ci tengo molto, ma stiamo impegnando soldi pubblici. E bisognerà pensarci bene. Eccoci qua. Nel tempo in cui chi ha potere può fare il bello e cattivo tempo e chi deve controllare non controlla. La strada per la salvezza è molto, molto lunga.
Di Maurizio Onnis

Nessun commento:

Posta un commento