lunedì 21 maggio 2018

Quanta bellezza nel fare politica, dedicato a tutti/e che danno, e nulla ricevono. Di Elisabetta Piccolotti.




Avete presente quella parolina banale che spesso dimentichiamo di dire? In queste settimane un po' convulse io l'ho pensata un sacco di volte e quindi ho deciso di dirvela.

L'ho pensata mentre scrivevo il curriculum, perché, dopo aver molto riflettuto, ho scelto per ora di smettere di fare politica a tempo pieno. E così, ferma davanti al computer ad esaminare le mie esperienze e le mie competenze, mi sono vista sfilare davanti una straordinaria ricchezza che devo a decine di migliaia di persone. Vorrei molto semplicemente dire 'grazie'. A tutti coloro che per più di un decennio mi hanno fatto un regalo meraviglioso: la possibilità di seguire la mia passione più grande dedicandovi gran parte della mia vita e del mio tempo.

E' un grazie grande ed ampio, che non saprei nemmeno a chi rivolgere in particolare. E’ un grazie a persone che ora sono impegnate nei percorsi più diversi: sono tutti coloro che mi hanno dato fiducia, che si sono impegnati con generosità in tutte le esperienze politiche in cui ho militato, che ci hanno e mi hanno votata in tantissime occasioni diverse, o semplicemente tutti coloro con cui ho lavorato, che mi hanno dato consigli, con cui ho condiviso idee, saperi, conoscenze e percorsi.

Avere l'opportunità di fare politica essendo pagati per farlo è un privilegio raro e prezioso. In molti, tra coloro che lo hanno, spesso finiscono per dimenticare che è ai tanti che passano il loro tempo libero in riunioni e volantinaggi, per passione e senso civico, che devono quell'opportunità che rende sopportabile anche i momenti in cui senti una responsabilità pesantissima.

Ho conosciuto in questi anni davvero tante persone straordinarie, le cui storie seppur quasi invisibili, considero la più grande ricchezza a disposizione del cambiamento, dell'uguaglianza e della libertà.
Non so se sia stata all'altezza di essa, ognuno di voi avrà un'opinione diversa in merito, però so che ho provato a fare sempre il meglio di cui ero capace. 

Ho sempre pensato che la politica sia una delle forme più alte e più nobili dell'agire umano. Essa è sempre un percorso collettivo, in un senso più profondo del semplice 'fare insieme', quando trova la sua ragione nel prefigurarsi oggi della società diversa che si vuole costruire domani. In questo senso è uno straordinario percorso per diventare persone migliori.

Per me è stato così e so che lo sarà ancora, anche se in forme diverse. Non mi fermo qui, né mi rassegno ad un mondo che non mi piace. Continuiamo insieme a cercare di cambiarlo: io ci sarò, come ci sono sempre stata, anche e sopratutto quando la storia rema contro e quasi tutto sembra perduto. Non ho mai sopportato chi decide di sedersi sempre dalla parte della ragione, o peggio chi tende a trasformarsi in un grillo parlante.

In un mondo di commentatori ho ancora voglia di stare dalla parte di chi non commenta ma sceglie: questo post quindi non è in nessun modo un post di saluti.

Lo scrivo soltanto perché l'occasione mi pare adatta a tirar fuori ciò che spesso si perde tra le cose che consideriamo scontate. Di questo mio grazie fate pure ciò che volete, magari semplicemente nulla. Per me è con molta semplicità qualcosa che dovevo a tutti voi.

Elisabetta Piccolotti

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