sabato 1 settembre 2018

Alla sinistra serve una cambio generazionale. Di Simone Canpus, Assessore Comunale di Sassari.


La Nuova Sardegna (31 Agosto 2018)
Alla sinistra serve una cambio generazionale.
Di Simone Canpus, Assessore Comunale di Sassari.

La Sinistra in Italia non ha quasi mai governato e quando l'ha fatto, dopo la caduta del Muro, ci è riuscita grazie ad alleanze così ampie da durare poco. Anche sotto il dominio incontrastato della Dc, però, sono sempre emersi gruppi dirigenti di Sinistra che hanno ben governato comuni, province e regioni, spiccando per preparazione, onestà e pragmatismo tanto da prendere voti che a livello nazionale andavano altrove.

Per queste ragioni il dato delle amministrative di primavera è persino più preoccupante del 4 marzo, perché è nei gruppi dirigenti locali che i riformisti hanno allevato le nuove leve, ma se ad esaurirsi è anche questa fucina di giovani brillanti, per la Sinistra è veramente "finita la pacchia". Se a Roma il Pd avesse ascoltato con più attenzione i colleghi impegnati nel governo delle città, senza umiliarli con leggi fratricide, forse la spaccatura tra Paese e gruppo dirigente - percepito come staccato dai problemi della gente - sarebbe stato meno traumatico, ma così purtroppo non è stato.

Il contributo richiesto negli ultimi anni agli enti locali per il risanamento dei conti pubblici, le restrizioni imposte dalla nuova contabilità, il blocco dei tributi locali ed il concomitante avvio della perequazione hanno ingessato l'autonomia politico-amministrativa dei comuni, costringendoli a sacrifici enormi. La gente deve sapere che la stretta sulla parte corrente della spesa, a causa dei progressivi adeguamenti al Fondo crediti di dubbia esigibilità (Fcde), sta impedendo ai comuni la fornitura di servizi alle collettività amministrate per diverse centinaia di milioni annui fino 2021 (solo Sassari ha il 10% della spesa immobilizzata).

In Sardegna ci si prepara alle regionali che potrebbero rappresentare un interessante test nazionale anche in vista delle europee. I grillini hanno individuato un candidato alla presidenza, ma se il Centrodestra resta diviso, come sembra, su leadership e alleanze, per il Centrosinistra si apre un'insperata opportunità di vittoria a patto però d'imporre un cambio generazionale dopo le vergognose risse estive che hanno tristemente fatto il giro del web.

Occorrerà mettere in campo il meglio sulla piazza, per provare a ricucire lo strappo con la gente e portare persone che sappiano restituire ai comuni, anello di congiunzione con i cittadini, il ruolo perduto in termini di coesione sociale e territoriale. Sarà per questo che l'Anci Sardegna, capitanata da Emiliano Deiana, in una assemblea ad Abbasanta, promossa insieme al Consiglio delle Autonomie Locali, e alle competenti commissioni del Consiglio Regionale, ha affrontato il problema della finanza locale.

E a proposito di quanto di meglio offre la piazza, proprio ad Abbasanta le parole più forti sul tema le ha pronunciate il sindaco di Cagliari Massimo Zedda (molto applaudito dai sindaci che in buon numero sarebbero pronti a seguirlo in un'eventuale avventura presidenziale). Zedda ha ben rappresentato la precarietà dei rapporti tra Roma e Cagliari e la fragilità degli enti locali di fronte a uno Stato che nel 2009 trasferiva a comuni e province sarde circa 410 milioni di euro e nel 2015 appena 51 milioni.

A Sassari ancora nel 2012 arrivavano ben oltre 500 euro pro capite, al 31 dicembre 2017 i trasferimenti sono precipitati a 18 euro pro capite, compreso il "Piano periferie" di Renzo Piano che in preda al delirio di onnipotenza il Governo vuole cancellare, mandando alle ortiche anni di programmazione. Recuperare terreno contro simili avversari dunque non è impossibile.

Al netto delle salvinate d'agosto, questo governo è strutturalmente incapace di affrontare i problemi dell'Italia. La candidatura a Governatore di un amministratore serio e carismatico potrebbe davvero ribaltare le sorti del voto in Sardegna. Un'idea di chi potrebbe essere l'ho espressa, mi pare, ma in presenza di più alternative non resta che proclamare le primarie per confrontare i programmi, le idee e le storie politiche e personali dei candidati a garanzia di una proposta politica a favore dei poveri e dell'ambiente e all'insegna di parole chiave come educazione, lavoro e giustizia. E vediamo chi vince.

Di Simone Campus,
Assessore Comunale di Sassari.

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