mercoledì 5 settembre 2018

Rassegna stampa 05 Settembre 2018


Unione Sarda

Puddu «Sanità, cambieremo la riforma» Il M5S prepara i programmi per le Regionali e aspetta Di Maio
Il vicepremier potrebbe avviare la campagna elettorale. Puddu: lavoro e trasporti le priorità

Il Movimento 5 Stelle punta la prua su Villa Devoto, con il programma in dirittura d'arrivo e la lista delle emergenze già compilata. «Lavoro e trasporti» su tutto, dice il candidato presidente, Mario Puddu, che però - oltre ad annunciare l'eliminazione dei vitalizi – ha intenzione di mettere mano alla riforma sanitaria: «Abbiamo un'idea differente da quanto visto finora». Una corsa solitaria, senza nessuna alleanza e senza preoccuparsi degli avversari, ancora al lavoro sulle coalizioni e i leader. Entro un mese si aprirà ufficialmente la campagna elettorale e potrebbe essere Luigi Di Maio a battezzare la prima esperienza del M5S alle Regionali.

IL MESSAGGIO L'exploit della Lega che vola nei sondaggi non fa paura a Puddu che, anzi, non risparmia una stoccata verso il Carroccio: «Ho fiducia nella saggezza dei sardi che non si fanno incantare da chi cerca di arrivare alla pancia degli elettori ed è in continua campagna elettorale». L'esperienza romana, suggellata da un contratto e non da un'alleanza, rimane un evento isolato perché il M5S ha l'obiettivo di governare da sola la Regione. Ed è proprio su questo aspetto che Puddu mette la parola fine a qualsiasi ipotesi. Gli alleati saranno «i sardi, perché in questi mesi dialogheremo con tutta la società dell'Isola», spiega Puddu, che rinnova l'invito a «chiunque voglia dare il suo contributo».

GLI AVVERSARI Delle grandi manovre degli altri schieramenti non ci si cura: «Preferisco guardare in casa mia», dice Puddu, che però attacca: «Alla fine un accordo lo troveranno, dimostrando di non avere l'onestà intellettuale che abbiamo avuto noi nel 2014». In quell'occasione il M5S non si presentò alle Regionali perché «non avremmo potuto garantire di essere al servizio dei cittadini con efficacia». Gli avversari, «in generale, senza fare di tutta l'erba un fascio, sono abituati a vivere di politica e vogliono continuare a farlo».

IL PROGRAMMA Il lavoro dei tavoli tematici è servito a fare una prima ricognizione sui punti cardine della prossima campagna elettorale. Di sicuro «il lavoro che intendo correlato a una visione d'insieme e un nuovo modello di sviluppo». In cima alla lista, poi, ci sono «sanità e trasporti», anche se il candidato presidente precisa che «il nostro impegno sarà affrontare i problemi legati all'insularità e al turismo soprattutto sulla valorizzazione della nostra Isola, che non sta avvenendo come meriterebbe». A questo si aggiunge «una grande attenzione per la tutela ambientale». Puddu incontrerà i potenziali candidati consiglieri in due diversi momenti, al centro-nord e al centro-sud dell'Isola.

IN CORSA I parlamentari pentastellati si preparano a sostenere la campagna elettorale sarda. La deputata Emanuela Corda assicura «la nostra presenza sul territorio» e guardando al futuro dice: «Siamo molto sereni abbiamo già il candidato governatore, il programma è a buon punto e abbiamo fatto un lavoro ben coordinato». Anche per lei la continuità territoriale è «uno dei problemi più gravi da risolvere».

Sulla corsa in solitaria anche Corda non ha dubbi sul fatto che il Movimento abbia «tutte le carte in regola per fare un'ottima campagna elettorale con argomenti di peso. I tempi sono maturi per dare un governo a Cinque Stelle alla Sardegna, almeno questo è il nostro intento».

Il senatore Emiliano Fenu è pronto alla campagna elettorale, con uno sguardo al rapporto tra «Regione ed enti locali che va riequilibrato, perché è sbilanciato a sfavore dei Comuni». Il parlamentare contesta un eccessivo potere della Regione che «con l'autorizzazione unica costituisce variante automatica allo strumento urbanistico». Questo significa che «i Comuni non possono più esprimere il loro parere sull'ubicazione degli impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili, che potranno essere realizzati anche in aree agricole».

Matteo Sau

SASSARI. Monica Spanedda: «Divergenze inconciliabili col sindaco»
L'assessora non si arrende «Dimissioni irrevocabili»

L'assessora ha rispedito al mittente l'invito del sindaco a ritirare
le dimissioni. Per Monica Spanedda l'esperienza politica con Nicola
Sanna è finita, archiviata, dimenticata. «Le dimissioni sono una cosa
seria - racconta il giorno dopo, ormai lontana da Palazzo Ducale - Il
sindaco sapeva bene dei problemi che riscontravo e conosceva il mio
punto di vista critico. L'assenza di collegialità è stata una costante
e la lamento ancora. Ora, raggiunti gli obiettivi utili alla città,
ritengo che la mia esperienza personale possa dirsi conclusa perché
quella collegiale non è mai iniziata».

TABULA RASA Della grande coalizione che quasi 5 anni fa sfidò la
nomenclatura del Pd e ribaltò il tavolo nel segno della discontinuità
non è rimasto più nulla. Si è dimesso Gianni Carbini, vicesindaco, si
è dimessa Monica Spanedda. Vicina a Renato Soru nella sua prima
discesa in campo, recentemente era data legata alla corrente renziana
che fa capo a Gavino Manca. Sembra però che il deputato non sia stato
avvertito della decisione di uscire dalla Giunta a pochi mesi dalla
fine del mandato. Una conferma del carattere individualista dell'ex
assessora.

REAZIONI Anche il segretario provinciale Giampiero Cordedda è rimasto
sorpreso quando lei stessa lo ha avvertito di aver spedito la lettera.
«L'ho invitata a rifletterci e mi ha detto che ormai aveva deciso».
Spanedda ha tenuto a precisare che in questo caso le diatribe interne
al partito non hanno influito. «Assolutamente - ha sottolineato - sono
una sostenitrice del Pd, e ora lavorerò solo per il partito». Che
cercherà ancora di ricomporre la frattura a pochi mesi dalla fine di
un mandato mai sereno. «Sì, prima avremo la segreteria cittadina -
prosegue Cordedda - lunedì al rientro a Sassari del sindaco Sanna,
faremo un incontro informale, per capire che margini di ricomposizione
ci sono».

TEMPISMO Intanto Monica Spanedda respinge l'accusa fatta soprattutto
dall'opposizione in consiglio, di aver abbandonato la nave per
preparare il grande salto in consiglio regionale. «Questo tempismo non
è sospetto. Ho raggiunto tutti gli obiettivi: finanziamenti per i
minori, un accordo per gli anziani, il Reis. Anzi, sarebbe stato il
periodo giusto per raccogliere, non per seminare».

Nicola Sanna, a
Roma per un incontro sulle periferie, ha rilanciato: «Non c'è stato un
ulteriore contatto in seguito alla comunicazione delle dimissioni, e
neanche una risposta al mio appello a fare un passo indietro. Prendo
atto della sua decisione, perché non trovo corretto insistere quando
la volontà è così chiara e manifesta. Lavorerò insieme alla
maggioranza per trovare una soluzione rapida e condivisa».
Franco Ferrandu

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Federico Marini
skype: federico1970ca

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