mercoledì 5 settembre 2018

La tolleranza è stata troppa. Tra poco prenderanno le persone dalle proprie case, e faranno ancora finta di nulla. Di Pier Franco Devias.




A me stupisce lo stupore. Per anni, per decenni, tanti di quelli che ora si indignano hanno lasciato correre, hanno tollerato e talvolta agevolato lo sdoganamento del neofascismo, come se si trattasse di un pensiero politico come un altro. Non ho sentito indignazione dai mezzi di informazione (e di conseguenza nemmeno dall'opinione pubblica, oramai da essi totalmente dipendente) quando le organizzazioni neofasciste si ricostituivano alla luce del sole.

Non ho sentito indignazione quando aprivano sedi, svolgevano dibattiti pubblici, raccoglievano firme contro gli stranieri davanti ai supermercati e tappezzavano le città di propaganda. Non ho sentito indignazione, ma normale accettazione, quando svolgevano congressi, si candidavano alle elezioni, tenevano comizi e volantinavano davanti ai mercati.

Non ho sentito indignazione, ma piena complicità, quando i mezzi di informazione hanno aperto i loro studi e acceso le telecamere per permettere a queste persone di diffondere le loro opinioni. Non ho sentito indignazione, ma tolleranza e vigliaccheria, quando l'attuale ministro dell'Interno definiva "ragazzate" le costanti provocazioni, e quando calava il silenzio davanti alle ripetute aggressioni con pestaggi e coltellate nei confronti di stranieri, diseredati, omosessuali, militanti comunisti o semplicemente critici nei loro confronti.

Ed ora, ORA, scoppia lo scandalo perchè venti sfigati si mettono in fila per fare il saluto romano ad un loro camerata che - giusto per capire il livello di tolleranza - era stato insignito, dal tanto rispettato ed onorato presidente Cossiga, dell'onorificenza di Cavaliere al merito della Repubblica ed era anche diventato Commendatore. Ecco, io non sto sminuendo l'accaduto, non sto dicendo che non è grave o che è solo una carnevalata.

Anzi, il contrario. Sto dicendo che se ormai arrivano a fare le loro cose alla luce del sole e senza alcun disturbo, beh, mi sa che, un passo alla volta, piano piano, siete andati già un po’ troppo oltre con la tolleranza del neofascismo. Ed è meglio capirlo prima che siano di nuovo liberi di prendere la gente da casa.

Di Pier franco Devias


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