giovedì 20 settembre 2018

Fonnesi in America: una proposta per capire. Di Daniela Falconi.




Stamattina mi è successo una fatto che ha dello straordinario. Si è presentato un signore di un paesino dell'Oristanese, mettendomi tra le mani un suo studio di anni. Me l'ha regalato. Cioè, non l'ha regalato a me, l'ha regalato alla nostra comunità. E questo, vi assicuro, ha del commovente, ma commovente davvero. Anche perché questo studio l'ha fatto per tantissimi paesi della Sardegna.

Ma veniamo a noi, a Fonni. Di cosa si tratta: la sua passione per la storia e per la scoperta l'hanno portato a trovare tra i vari archivi storici centinaia e centinaia di nostri compaesani. Nomi su nomi, date di nascita, luoghi... presto organizzeremo una giornata con lui, perché ci vuole raccontare quanti nomi di caduti in guerra (sia della prima che della seconda), quanti internati, quanti partigiani ha trovato, quanti morti in terra straniera e sepolti in qualche cimitero di guerra (Spagna, Russia, Crimea) sono stati scoperti grazie ai suoi studi.

Nomi di persone che non ci sono nel nostro già lungo elenco del monumento ai caduti. Persone partite dal paese giovanissime e forse, per molte famiglie, scomparse per sempre. In quegli elenchi con nomi e storie (molte da scrivere e raccontare) ce n'è uno di cui voglio parlare: nei primi del 900 oltre 250 fonnesi hanno lasciato il paese per cercare fortuna negli Stati Uniti, che comunemente chiamiamo “America.” Duecentocinquanta nomi e cognomi e, credetemi, ci sono tutti: Cugusi, Gregu, Mureddu, Falconi, Serusi, Busia, Cualbu, Coinu ecc...

La cosa, diciamo così, più particolare è che la stragrande maggioranza di queste persone (che sono quelle che ha trovato lui fino ad ora, quindi potrebbero essere molte di più) da Genova sono salite sulla stessa nave e si sono insediate - e chissà che viaggio quante storie possono essere raccontate - nella stessa città: Shenandoah. Questa città si trova nello Stato della Virginia, vicino a Washington.

Quindi, proposta: ognuno di noi potrebbe avere uno zio negli Stati Uniti (od in altre zone dell’America, come il Canada) di cui ignora l'esistenza. Considerate che partivano tutti giovanissimi, quasi tutti maschi. Questo elenco potrebbe essere utilizzato per ritrovare dei fonnesi che sono partiti, per scoprire, capire. Anche loro, pur nelle rispettive distanze, sono parte della nostra bella comunità... che ne pensate?

Di Daniela Falconi.


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