venerdì 28 settembre 2018

Una vicenda amara. Il mondo della scrittura e coloro che approfittano dei sogni altrui. Di Anders Ipoliti




Questa la devo raccontare, perché è antietica, vile e criminale. Ho subito minacce di denuncia alla polizia postale da parte di …….. editore perché avevo postato parte della comunicazione che mi era pervenuta quando tentarono di farmi firmare un contratto editoriale, libro che richiedeva un preorder, e la vendita di 100 copie del preorder, per poter essere pubblicato. Ovviamente declinai la loro proposta a pagamento, benché la spaccino tuttora per free.

Visto però che questa associazione "discutibile" legittimata e legalizzata continuava imperterrita a ingannare persone che cercavano di realizzare i propri sogni di scrittori e scrittrici, attaccando duramente chiunque li contraddicesse, mi sono sentito chiamato in causa, e ho voluto parlare della mia esperienza.

Oltre a negare anche di fronte all'evidenza e a rigirare puntualmente la frittata, con commenti aggressivi e manipolativi, terrorismo psicologico e offese più o meno dirette, sono poi passati alle minacce di denuncia vere e proprie quando hanno visto che erano stati svelati gli altarini, diventati fin troppo evidenti.

Quando ho risposto che “li aspettavo al varco, denunciatemi pure”, (hanno clausole legali che li legittimano ad agire così), una loro rappresentate, una certa …..…..……   mi ha risposto, facendo leva sulla mia malattia (sieropositività e disturbo borderline), che tra l’altro non è un mistero, visto che ho scritto un libro a riguardo, scrivendomi “mi dispiace per la tua malattia”, nel tentativo di affondarmi, mortificarmi e svergognarmi pubblicamente.

Questa realtà va conosciuta ed evitata come la peste. Vantano di avere solo recensioni positive, e il motivo è che se poco poco si cerca di dire la verità si subiscono minacce di rappresaglie varie e terrorismo, intervallate da richieste di contatto e amicizia su Facebook con l’obiettivo di confonderti.

Tentano di affondarti psicologicamente, poi, quando vedono che non ci riescono, passano alla minaccia di denuncia alla polizia postale per averli esposti. Su Google non hanno recensioni, guarda caso. Il problema è che sono protetti da personaggi famosi, sono pericolosi. Sono rimasto sconvolto: attaccarsi alla malattia incurabile di una persona, pur di trarre profitto e non danneggiarsi.

Anders Ipoliti

La decisione di eliminare nomi e cognomi, e nome della casa editrice, dipende esclusivamente da la sottoscritto, Vincenzo Maria D’Ascanio. Anders era disposto a scrivere nomi e cognomi, come del resto ha già fatto.


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