sabato 8 settembre 2018

Io sono stato eletto, quindi posso. Logiche vecchie ma sempre attuali. Di Lucia Chessa.



Lo sbeffeggiamento che il ministro degli interni fa alla magistratura piacerà ad un sacco di gente. Tracannando aranciata da una lattina, dalla sua scrivania di stato, con la bandiera italiana sullo sfondo, Salvini annuncia l’avviso di garanzia per la questione della nave Diciotti. Io non entro nel merito se quel provvedimento fa comodo a lui o all’opposizione, se lo rafforza o se lo indebolisce, se sia opportuno o no, se abbia fondatezza oppure no.

Io sono ferma all’obbligo dell' azione di un magistrato di verificare la legittimità di una situazione e so che un avviso di garanzia ti informa soltanto che è in corso questa verifica. Ma l’attacco di Salvini alla magistratura va molto oltre quell'accusa di sequestro che forse sarà archiviata dal competente tribunale dei ministri; perchè, in realtà, quelle parole, quelle immagini in diretta social, esibiscono tutta intera l'arroganza di una pretesa: quella di essere al di sopra di ogni verifica, di ogni sospetto e di ogni legge in virtù del fatto che: “voi mi avete votato”.

Pensa se ogni eletto corrotto, raccoglitore di tangenti, utilizzatore di soldi pubblici per fini privati, accozzatore di asini incompetenti, truccatore di concorsi e di appalti, rivendicasse di non essere mai indagato perché: “voi mi avete votato”. Pensa se ogni politico colluso con la criminalità organizzata, protettore di boss in cambio di voti mafiosi, colto con le mani nel sacco dichiarasse, tutto tronfio e meravigliato, che: “un organo dello stato indaga un altro organo dello stato”.

Pensa se ogni raccoglitore di mazzette sporche, ogni trasformatore di fondi pubblici in patrimoni privati dicesse al pm che lo interroga: ma come ti permetti, io sono eletto e tu no! Ci vorrebbero passate di educazione civica in Italia, dosi massicce di educazione alla cittadinanza e alla costituzione, ci vorrebbe una scuola che diffonda capacita di osservare e comprendere cosa sta accadendo.

Studi seri delle vicende passate per provare ad avere un'idea di dove va il futuro... Ah, a proposito. Con la riforma dell’ultimo governo del PD, negli istituti professionali frequentati da centinai di migliaia di ragazzi italiani, le ore di storia, da quest'anno, passano da due a una settimanale….

Di Lucia Chessa

Nessun commento:

Posta un commento