martedì 6 dicembre 2016

Pigliaru, ovvero: il delegato coloniale


Si dimettono l'assessore alle riforme, personale e affari generali Demuro e l'assessora all'agricoltura Falchi. Demuro, convinto sostenitore del SI, prende atto della volontà popolare. La Falchi esce dalla maggioranza assieme ai consiglieri Usula e Zedda, in quanto i Rossomori considerano l'operato di Pigliaru carente e inadeguato e ritengono che sia stato palesemente delegittimato dal voto referendario.

Nel frattempo Pigliaru continua a credere di non avere nessun motivo per dimettersi. Se avesse avuto per il popolo sardo l'amore smisurato che ha per la poltrona non ci troveremmo in queste condizioni disastrose. Ma il tempo passa, inesorabilmente, e col suo ostinato attaccamento al potere l'unica cosa che potrà ottenere è di portare con sè nel baratro tutto il PD, che alle prossime elezioni prenderà una batosta memorabile.

Questa sarà l'unica conseguenza positiva dell'operato di Pigliaru, che resterà nella storia autonomistica come il presidente più servizievole e obbediente agli interessi italiani.

Da oggi, visto che i numeri dimostrano chiaramente che è un uomo al potere senza più nessun sostegno del popolo sardo, quando parlerò di lui non lo chiamerò più Presidente ma solo per ciò che è realmente: DELEGATO COLONIALE.


Pier Franco Devias

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