mercoledì 5 ottobre 2016

Comitato studentesco contro l'occupazione militare della Sardegna.


Dal 07 Ottobre (ore 10:00) al 08 Ottobre (ore 0.00)

Piazza Palazzo 09124 Cagliari.




Tra il 2 e il 7 ottobre sarà in Sardegna il senatore del Partito Democratico Gian Piero Scanu, presidente della 4°commissione d'inchiesta sull'uranio impoverito, che ha il compito di monitorare gli effetti dell'attività dei poligoni sui sardi e su i militari impiegati al loro interno. Da quando è stata istituita, nel 2005 ad oggi, la commissione ha incontrato notevoli ostacoli e de-finanziamenti costanti, tali da depotenziarne l'azione, fino all'assunzione, da parte soprattutto della terza commissione, di posizioni politiche viziate da pressioni e interessi che hanno totalmente delegittimato la credibilità della stessa. Le dichiarazioni, i depistaggi e le false perizie pensiamo abbiano reso la commissione in certi momenti controproducente, alcune volte in antitesi con chi stava procedendo a smascherare ciò che è realmente il disastro ambientale e sanitario che è celato dietro l'occupazione militare della Sardegna. Lo stesso Scanu nel tentativo di depotenziare le indagini epidemiologiche e i responsi della procura di Lanusei affermò la volontà di “Contrastare alcuni ingiustificati allarmismi, alimentati in taluni casi anche dai toni sensazionalisti dei media” e “da antimilitarismo preconcetto e ideologico” .


Lo stesso antimilitarismo preconcetto e ideologico che piange 170 vittime colpite da malattie riconducibili all'attivita del Poligono di Quirra (secondo la procura di Nuoro), il 65% dei pastori nell'area di capo San Lorenzo e il 33% nell'area di Perdasdefogu, lo stesso che utilizza i dati dell'Asl di Cagliari scoprendo che il tasso di mortalità per i linfomi non Hodgkin è 70% a Villaputzu/Quirra, 75% per tumori linfoematopoietici concentrati a Villaputzu, Muravera e San Vito. Lo stesso antimilitarismo preconcetto e ideologico che ha contraddistinto le ultime indagini sul poligono di Teulada; nelle aree limitrofe al poligono abbiamo questi dati rispetto agli indici regionali (indagine procura di Cagliari): + 13% malattie respiratorie infantili, mortalità superiore del 50%, rischio di 7,5 volte in più di contrarre malattie ischemiche, possibilità 14 volte superiore di infarti, 40% in più rispetto alla media di ricoveri per malattie cardiovascolari.


La commissione e quindi Scanu dovranno pronunciarsi sui disastri perpetrati dai militari nella nostra terra. Ma il doppio filo che lega il PD con gli affari militari risulta invalicabile per una commissione che dovrebbe condurre una inchiesta priva di vizi o pressioni, che possa con trasparenza divulgare le informazioni e chiedere al parlamento le contromisure per limitare i danni. Già lo "sblocca italia"(2014), proposto e votato dal Governo Renzi, ha raddoppiato il limiti di inquinamento per i poligoni militari equiparandoli ad aree industriali, facendo crollare una serie di imputazioni proprie del processo sul disastro ambientale a Quirra. Il Pd regionale e Scanu sono promotori della riconversione del PISQ in favore del famoso "DUAL USE" civile-militare, che dovrebbe coincidere con un nuovo lancio del settore e sviluppo tecnologico, sopratutto aerospaziale. Uno specchio per le allodole utile per legittimare la permanenza del poligono più grande d'Europa (il PISQ), in quanto le stesse multinazionali belliche che si esercitano nel poligono sono quelle che andranno a concretizzare l'esistenza del Distretto Aerospaziale Sardo. L'unica novità sarà che invece di mettere soldi di tasca loro come fanno adesso per spargere inquinamento e bombe sul nostro territorio, saranno i sardi a finanziare l'iniziativa; già in questa finanziaria sono stati sborsati 700.000 euro dal governo regionale (PD) e si aspettano i fondi europei che le Università sarde, parte integrante del progetto con Cnr e Sardegna Ricerche, stanno procacciando insieme alle aziende coinvolte.


Una tappa del senatore Scanu sarà a La Maddalena servitù apparentemente dismessa nel 2006 dal Governo Soru (centrosinistra) e tornata all'attenzione dei media per la costruzione di un molo di attracco per le porta aerei che pare essere sfuggita all'attuale governo regionale (PD). Visto che il cavallo di battaglia di Scanu e di Pigliaru è stata dall'inizio del loro mandato la riduzione dei poligoni militari in Sardegna, come spiegano questa nuova servitù alle porte?


La Gita di Scanu proseguirà nei poligoni di Quirra, Teulada e Capo frasca per stringere la mano ai militari e rassicurarli che la legge proposta a giugno dalla commissione che presiede per "per migliorare la sicurezza sul lavoro dei militari", passerà senza troppi intoppi al Governo.


Il tragitto del senatore si concluderà il 7 ottobre con una riunione, fissata per le 11:30 in prefettura. Vogliamo che sappia che il popolo sardo non è disposto a tollerare altre a causa della presenza dei poligoni, non siamo disposti ad ospitare ulteriori giochi di guerra dannosi per noi e per i popoli di mezzo mondo. Non siamo più disposti a sobbarcarci i costi dell'occupazione militare a vantaggio di eserciti, ministero della difesa e multinazionali belliche. Vogliamo invece che i territori sottratti dalle basi vengano prima di tutto bonificati e restituiti alle popolazioni.


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