lunedì 24 ottobre 2016

Considerazioni sulla genesi, sembra che dio abbia dimenticato d'inventare... l'aria...


L’ARIA, DOV’È L’ARIA?

Dio, quello stupidissimo dio inventato dagli antichi predoni ebrei, ha dimenticato di CREARE(1) L’ARIA! Detto così qualcuno potrebbe pensare che io creda all’esistenza di quel dio, e CIÒ NON È VERO ovviamente. Quindi lo dico meglio: gli stupidissimi e ignorantissimi, ma furbissimi!, sacerdoti ebrei che scrissero la genesi, dimenticarono di far creare l’aria dal loro stupidissimo e ignorantissimo dio, e ciò è passato inosservato per milioni di anni.

Niente di male ovviamente: l’aria apparentemente non colpisce i nostri sensi(2) come la terra e l’acqua e come fanno gli uccelli a volare e stare in aria è sempre stato un gran mistero, sino a non molti anni orsono. Addirittura i musulmani credono che ciascun uccello è tenuto in mano da allah altrimenti finirebbe spiaccicato a terra!

Niente di male quindi, ma il guaio è che quei minchioni (anche loro furbissimi!) che hanno inventato il cristianesimo hanno affermato (e i preti continuano ad affermare) che la bibbia è ispirata da dio e allora, per loro, la bestia che ha ignorato l’aria è proprio lui, il loro beatissimo e onnisciente e onnipotente dio, che perciò risulta essere ignorante come una talpa ignorante! E ciò è ovvio: se io come insegnante dico una sciocchezza e il mio alunno la ripete, l’ignorante sono io, non certo lo scolaro. Così se nella genesi manca la creazione dell’aria, la colpa è dell’ispiratore non dell’ispirato, secondo i soloni che hanno inventato il cristianesimo ispirandosi anche loro sulla vita morte e miracoli di un mai nato cristo(3).

“1In principio Dio creò il cielo e la terra.”(4) Così comincia la genesi: prima di iniziare la creazione vera e propria dio si preoccupa di porre in essere le condizioni minime per l’esistenza delle creature che andrà a produrre nei giorni seguenti. Ma cosa sono il cielo e la terra creati in principio?  

Il cielo non è quello che intendiamo noi oggi, cioè il luogo nel quale appaiono trovarsi il sole, la luna, i pianeti e le stelle, e tutto il resto che l’astrofisica(5) insegna. Il cielo della genesi è il luogo delle acque superiori, quelle che, per mezzo di opportune saracinesche manovrate da dio, cadono poi sulla terra sotto forma di pioggia o di diluvio (“10Dopo sette giorni, le acque del diluvio furono sopra la terra; 11nell'anno seicentesimo della vita di Noè, nel secondo mese, il diciassette del mese, proprio in quello stesso giorno, eruppero tutte le sorgenti del grande abisso e le cateratte del cielo si aprirono.”). Naturalmente il diluvio è un’altra grande sciocchezza contenuta nel libro dei libri, ma questo è un altro discorso.

Il secondo giorno infatti “6Dio disse: "Sia il firmamento in mezzo alle acque per separare le acque dalle acque". 7Dio fece il firmamento e separò le acque, che sono sotto il firmamento, dalle acque, che son sopra il firmamento.” E il firmamento è una calotta semisferica di “purissimo cristallo”, dice Dante, sorretta da quattro pilastri ai quattro angoli della terra, che appunto separa le due acque (in realtà non specifica neppure che le due acque hanno nature diverse: salate in basso e dolci in alto, ma tant’è). Sulle acque inferiori, senza fondo (grande abisso), galleggia la terra o, come dice la genesi, l’asciutto (“9Dio disse: "Le acque che sono sotto il cielo, si raccolgano in un solo luogo e appaia l'asciutto". E così avvenne. 10Dio chiamò l'asciutto terra e la massa delle acque mare.”).

Ma cosa c’è in mezzo tra le acque inferiori e il firmamento? NULLA! Tra l’acqua di sotto e l’acqua di sopra c’è il vuoto, dio non ha pensato di creare l’aria, senza la quale nessun essere può sopravvivere. In questo spazio poi nel quinto giorno “20Dio disse: "Le acque brulichino di esseri viventi e uccelli volino sopra la terra, davanti al firmamento del cielo".” Ma neppure ora si parla di aria: gli uccelli volino sopra la terra ma gli uccelli senza l’aria non possono volare(6) (oltre ovviamente a non poter respirare!).

L’ARIA NON C’È, DIMENTICATA DI BRUTTO!

Qualcuno dirà: che c’è di male? Lo scrittore era un sacerdote, non uno scienziato, cosa poteva sapere di fisica e di meteorologia e di genetica? È vero, quell’ignorantissimo scriba ebreo non ha colpa di aver scritto secondo le sue scarse conoscenze. Ma in quel tempo (il VI o V secolo avanti cristo) in Grecia la filosofia della scienza aveva messo a punto molte cose, e così pure in Mesopotamia e in Egitto. Gli scribi ebrei però raccolgono le favole popolari, secondo i racconti orali fatti accanto al fuoco dai pastori erranti nel deserto, e ne fanno un libro sacro, che contiene tutte le verità non degli uomini, ma dettate direttamente da dio e quindi non discutibili, e ciò sino ai giorni nostri se è vero come è vero che in alcuni stati degli USA la genesi è ancora un libro scolastico sul quale si studiano appunto le scienze naturali, alla faccia di Darwin, dell’evoluzione e della genetica, senza contare ad esempio la vicenda di Galileo, il più illustre ma certo non l’unico caduto sotto la mannaia dell’ignoranza pretesca(7). 
   
Un altro piccolo particolare: “2Ora la terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l'abisso e lo spirito di Dio aleggiava sulle acque.” Visto che ci sono acque di sotto e acque di sopra, come fa dio ad aleggiare, cioè adoperare le ali, sopra le acque? Come è possibile che ci sia un “sopra” le acque di sopra? Non essendoci aria ma acqua a tutto spiano, al più dio poteva pinneggiare, con le bombole di ossigeno sulle spalle!

Naturalmente un pastore errante nel deserto d’Arabia 3000 anni orsono queste domande non se le poneva, né poteva porsele il sacerdote che scriveva il libro sacro: la religione vive di misteri, senza misteri non c’è religione che tenga(8).

Oppure, se qualcuno lo preferisce, non c’è religione senza inganno.
Ma l’inganno va bene verso il popolo ignorante, non verso il sapiente che può riconoscerlo, più o meno facilmente. E il sapiente che non denuncia l’inganno perché lo fa? Perché la religione dà il potere, piccolo, come quello del sacrestano, o grande, come quello del papa, e il potere è bello e buono! 

Rimane un’altra questione che riguarda il rapporto fra dio e l’aria. Esaminerò la questione proponendo due domande:
1- Dio respira? 2- In paradiso c’è aria?
1 – Non c’è dubbio che dio respira. Infatti egli ci fece a sua somiglianza e quindi ha polmoni e fegato e milza e intestino e penso anche ano e pene. D’altra parte era lui e solo lui il possibile modello per ogni cosa che noi abbiamo. È più difficile immaginare come è nata Eva, non avendo un modello da riprodurre, ma voglio sorvolare sulla questione (si sarà ispirato alle pecore o alle vacche, visto che gli animali sono stati creati prima dell’uomo e della donna!). Ma come dio di certo respirano anche gli angeli e i demoni, che sono un loro derivato mal riuscito. Infine la bibbia è piena di descrizioni di dio che annusa: “ 20Allora Noè edificò un altare al Signore; prese ogni sorta di animali mondi e di uccelli mondi e offrì olocausti sull'altare. 21Il Signore ne odorò la soave fragranza….” e così infinite altre volte …

Ma se dio respira significa che l’aria esiste da quando esiste dio e se costui esiste dall’eternità anche l’aria ha la stessa età. E quindi sorge spontanea la domanda: è nata prima l’aria o dio? Se fosse nato prima dio sarebbe morto per asfissia, se fosse nata prima l’aria bisogna chiedere chi l’ha creata, visto che dio con la sua onnipotenza non c’è ancora…

2 – Non solo in paradiso ma anche all’inferno (ricordate Paolo e Francesca?) e in purgatorio c’è aria: Dante lo testimonia, non avendo avuto bisogno di portarsi un otre di aria durante il suo viaggio. Ma lo testimonia anche la bibbia quando afferma che Elia fu assunto in cielo vivo e vegeto su un carro tirato dai cavalli di fuoco. E anche il vangelo lo dice: gesù cristo salì in cielo dopo la resurrezione, in carne e ossa. E anche la chiesa cattolica lo afferma fermamente quando assicura che la madonna fu appunto assunta in cielo in anima e corpo. Il fatto poi che dio odori la soave fragranza degli olocausti ci assicura ancora di più che l’aria e il fumo dell’arrosto non hanno limiti. Tutto ciò ci assicura che l’aria è diffusa in tutto l’universo visibile e invisibile, contrariamente a quanto ci dicono le esperienze fisiche.
E tutta questa gente per vivere ha bisogno di aria e pure di mangiare e di bere (ed espellere gli escrementi, dico io). Per concludere:
A MIO INSINDACABILE GIUDIZIO IL RAPPORTO FRA DIO E L’ARIA
DIMOSTRA SENZA OMBRA ALCUNA CHE DIO NON ESISTE

(1) Nella bibbia la creazione avviene dal nulla, mentre in altre religioni c’è una realtà precedente, di solito chiamata caos primordiale, autogenerata da tempo immemorabile. La creazione consiste allora nel dare un ordine a tale caos ad opera di un primo dio o una prima coppia di dei, a loro volta autogenerati.

(2) Tanti anni fa, nel laboratorio di fisica, volendo “pesare” l’aria contenuta in una bottiglia, chiedevo agli alunni: “cosa c’è qui dentro?” e invariabilmente mi si rispondeva: “nulla!” e quando dicevo che invece la bottiglia era piena d’aria i ragazzi mi guardavano un poco stralunati. In effetti l’aria è così naturale per noi che difficilmente la pensiamo come una cosa che si può ad esempio misurare. Jules Verne quando nel 1865 scrive il suo romanzo Dalla Terra alla Luna, è ancora convinto che l’aria terrestre arrivi a coprire anche il nostro satellite, per cui i suoi astronauti non hanno bisogno di riserve d’aria per potervi passeggiare. Anche il Barone di Münchhausen giunge sulla Luna e vi trova la buona aria terrestre. E così pure nell’opera Orlando Furioso di Ludovico Ariosto: Astolfo e l'evangelista si recano quindi sulla luna e nel luogo dove si trovano le cose perdute sulla terra, il paladino trova il proprio senno e quello del conte Orlando. Dopo aver osservato l'attività delle tre Parche e del Tempo, il paladino fa infine ritorno sulla terra.(http://www.capolavoroitaliano.it/orlando-furioso/la-trama)
(3) Luigi Cascioli, La favola di cristo: http://www.luigicascioli.eu/ita_recensione_favola.php. Vedi anche questo mito di morte e resurrezione: http://it.wikipedia.org/wiki/Zagreo.
(4) http://www.vatican.va/archive/bible/genesis/documents/bible_genesis_it.html. Tutte le citazioni della bibbia provengono da questo sito.
(6) Per i razzi (che portano con sé combustibile e comburente) l’aria è soltanto un ostacolo; per gli uccelli e gli aerei l’aria è un sostegno, oltre che la sorgente dell’ossigeno.
(7) Perché i pianeti sono cinque? Perché dio ha creato l’uomo con cinque dita! I pianeti visibili ad occhio nudo, e quindi sino all’invenzione del cannocchiale, sono cinque: Mercurio, Venere, Marte, Giove, Saturno e a chi osava chiedere il perché di tale numero limitato, la risposta era appunto quella riportata qui sopra!


(8) Ricordiamo ad esempio i misteri orfici:http://it.wikipedia.org/wiki/Orfismo#Il_culto:_i_riti_orfici.

Giovanni Caruso.

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