lunedì 31 ottobre 2016

Rassegna stampa. 31 Ottobre 2016. - Reddito d’inclusione, è polemica - Il Pd difende la giunta dagli attacchi del M5S - «Il Qatar ha fatto tutto quello che era di sua competenza, ma ora la burocrazia italiana frena»

LA NUOVA

Reddito d’inclusione, è polemica. Tedde, Fi: «La giunta si è dimenticata dei 400mila poveri isolani». Reddito d’inclusione, è polemica

SASSARI Marco Tedde striglia la giunta sul reddito di cittadinanza. «Poco più di 33 milioni di euro restano fermi nelle casse della Regione anziché essere pagati sotto forma di reddito d'inclusione ai 400mila sardi che si trovano in condizioni di povertà». Il Consiglio, ricorda il vicecapogruppo di Forza Italia, ha approvato ad agosto una legge con la quale viene introdotta in Sardegna una misura di sostegno a tutte quelle famiglie, anche di fatto o formate da una sola persona, che versano in condizioni di povertà.

La legge prevede che entro 60 giorni dalla sua pubblicazione la giunta regionale adotti una deliberazione con la quale vengono definite le regole di attuazione.

«Ad oggi, dopo oltre 60 giorni dalla pubblicazione – attacca Tedde – la giunta Pigliaru non ha ancora adottato quella delibera. E pensare che la maggioranza aveva raccomandato al Consiglio regionale di fare in fretta perché il quadro sardo è grave e allarmante. Dov'è finita la preoccupazione per le 147mila famiglie sulla soglia della povertà? È questa la considerazione per i 400mila sardi ai quali è necessario garantire risorse e prestazioni sufficienti per vivere conformemente alla dignità umana?».

Il capogruppo in Consiglio Giuseppe Masala: «Sono accuse confuse e infondate Sulle politiche ambientali siamo avanti rispetto al programma, i risultati ci sono»

Il Pd difende la giunta dagli attacchi del M5S
di Vincenzo Garofalo

SASSARI «Confuse, imprecise e infondate». Il Pd respinge le critiche del Movimento 5 stelle sull’attività della giunta comunale, critiche affidate alle relazioni annuali dei due vicepresidenti delle commissioni consiliari Bilancio e Ambiente, Maurilio Murru e Desirè Manca, sull’attuazione delle linee programmatiche del sindaco.

Relazioni che hanno contestato ritardi e falle nell’azione di governo
a Palazzo Ducale. La reazione del Partito democratico a quelle relazioni arriva per mano del capogruppo in Consiglio comunale, Giuseppe Masala, che si scaglia in particolare contro le affermazione
della consigliera Manca: «Durante i lavori della commissione ambiente la vice presidente Manca ha presentato si una relazione critica e aspra nei confronti delle attività svolte dagli assessori e dalla giunta nel suo insieme, evidenziandone, a suo dire ritardi e manchevolezze; tale relazione è stata respinta dall'intero Pd e da tutta la maggioranza», precisa Masala. «La bocciatura della relazione della pentastellata è avvenuta in maniera decisa e inequivocabile, non solo perché non conteneva alcun elemento ponderato e chiaro di contestazione, ma soprattutto perché è apparsa confusa nella conclusione e poco chiara nelle tesi contrarie espresse nel merito delle tematiche trattate», continua il capogruppo Pd, prima di difendere l’operato della giunta, almeno per quanto riguarda le politiche ambientali.

«Ribadiamo quanto di positivo è stato fatto dal Settore Ambiente nel corso dell'ultimo anno di lavoro, ritenendolo non solo coerente con il programma di mandato, ma ben più avanti rispetto a quanto potessero far immaginare le più rosee aspettative di qualche mese fa. Fra i più apprezzati certamente sono stati proprio i risultati sulle percentuali di raccolta differenziata registrati per tutto l'anno, la rinnovata e più pressante campagna di sensibilizzazione ambientale e la prossima conclusione dei lavori del centro di riuso».

Masala è implacabile con la vicepresidente della commissione Ambiente, ma è più compiacente con il capogruppo del M5S e vicepresidente della commissione Bilancio, Maurilio Murru: «Ritengo
invece apprezzabile nel rispetto del ruolo che un’opposizione seria e
costruttiva deve svolgere, quanto riportato nelle conclusioni del consigliere Murru. Per questo ha ricevuto il sostegno del voto della maggioranza, che ci stimola “a fare di più” (e non solo nell'ordinaria amministrazione) pur riconoscendo apprezzabile l’operato dell’ultimo anno di sindaco e giunta per i settori presi in analisi nella commissione da lui presieduta nell'occasione».


MATER OLBIA - A RISCHIO L'APERTURA A DICEMBRE

Lucio Rispo all’attacco: «Il Qatar ha fatto tutto quello che era di sua competenza, ma ora la burocrazia italiana frena»

Il manager della qfe Governo italiano e Regione devono rispettare i patti stabiliti Per poter continuare con il cronoprogramma serve l’accreditamento di Enrico Gaviano

OLBIA L’apertura del Mater Olbia sembra essere una specie di traguardo impossibile da raggiungere. Il 27 aprile la visita del Ceo di Qatar Foundation Endowment, Rashid Al Naimi, e del presidente della Regione Francesco Pigliaru, e il 2 giugno quella di Graziano Delrio, ministro dei trasporti e delle infrastrutture, avevano rivelato un cantiere in stato avanzato e un cronoprogramma preciso: primi reparti aperti alla fine dell’anno, quindi, snocciolati nell’arco del 2017 l’avvio di tutte le altre specialità. Ma sembra invece che si debba registrare un nuovo intoppo.

È quanto rivelano le parole di Lucio Rispo, braccio destro operativo in Italia della Qatar Foundation endowement. La burocrazia frena. «Aspettiamo ancora delle risposte», dice al telefono Lucio Rispo quando gli si chiede a che punto è la situazione. Il manager di Qfe non è molto allegro. «Sin dall’antichità si diceva che pacta sunt servanda, i patti vanno rispettati – dice ancora Rispo – ma qui evidentemente c’è più di un problema. La burocrazia frena e stiamo ancora aspettando che gli altri facciano la loro parte» La Qatar foundation sostiene infatti di essere a posto sul suo versante.

«Abbiamo rispettato il cronoprogramma e la parte della struttura che deve essere pronta a partire a dicembre – dice Rispo – è nelle condizioni di poterlo fare. Ma, evidentemente, altri non hanno fatto lo stesso. E mi fa specie. Ricordo che in questo accordo ci sono in mezzo non solo il Qatar con la società e l’impegno dei vertici nazionali, ma anche il governo italiano e la Regione Sardegna».

Accreditamento. Il problema sembra risiedere nei permessi che devono essere rilasciati. Il cosiddetto accreditamento, cioè il numero di posti letto per ciascun reparto, che viene concesso dalla Regione dopo aver verificato che gli ambienti siano idonei a ospitare una struttura ospedaliera.

«Noi abbiamo fatto tutto quello che ci spettava – insiste Rispo –, ma dall’altra parte invece c’è silenzio. Aspettiamo, ma andando avanti di questo passo si rischia di dover far slittare ancora tutto. Perché, lo ricordo per chi si fosse distratto, occorre anche fare le assunzioni del personale medico, paramedico e di tutte le altre figure necessarie al funzionamento dell’ospedale. Ma se manca il via libera delle autorità italiane competenti, noi non possiamo che star fermi».

Specialità. Il Mater Olbia, una volta a regime, avrà reparti di livello internazionale nel campo di pediatria, oncologia, diabetologia, neurochirurgia, oculistica e medicina dello sport. E a progetto completato ci sarà anche spazio per la ricerca. Con la collaborazione di esperti di fama internazionale e la rete di collegamenti con ospedali di prim’ordine di tutto il mondo.

Licenziamenti. All’interno di questa situazione si innesta anche quella relativa alle persone che lavorano nel cantiere del Mater Olbia. Il cantiere va avanti a pieno ritmo, con circa 120-130 persone all’interno: operai specializzati, muratori, carpentieri, elettricisti, idraulici, tutto quello che serve per completare il Mater Olbia. Ma in questi giorni sembra che almeno una settantina di persone siano state rispedite a casa e non riassunte. Il meccanismo infatti prevede dei contratti a termine, scaduti i quali, si fa firmare al lavoratore un nuovo contratto. Ora invece è scattato l’allarme lanciato da alcuni dei lavoratori che sono rimasti a casa in questi giorni e che non sanno se saranno richiamati.



Federico Marini

skype: federico1970ca

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