domenica 2 ottobre 2016

Soru si schiera col sì e crea l’associazione Sardegna Europa


La Nuova

CAGLIARI «Un luogo di incontro che intende promuovere la riflessione
culturale e politica sulla nostra Isola nell'attuale contesto
mediterraneo ed europeo, denso di sfide ma anche di opportunità».Questo rappresenta per Renato Soru «Sardegna Europa», associazione appena nata ma già al lavoro con l'incontro organizzato ieri al Teatro
Massimo di Cagliari sulla riforma costituzionale. «Non avrei mai
votato Sì se il nuovo testo avesse toccato i primi 12 articoli della Costituzione fino all'articolo 54, perché si tratta della parte più bella della Carta», ha spiegato Soru al Massimo. Il problema è che «se
la prima parte è stata costruita sulla speranza, nella scrittura della seconda ha pesato la paura di un ritorno al passato». Ecco perché, ha osservato ancora, «va aggiornata alle esigenze del presente». Ed ecco perché «è giusto votare Sì: non per Renzi, ma per noi, per far ripartire il Paese».

UNIONE SARDA

Pigliaru: «Punti franchi, la Regione li sbloccherà» Il governatore intervistato per l'iniziativa “Panorama d'Italia” che
fa tappa a Cagliari

«Abbiamo ottenuto oltre 3 miliardi, tra risorse ordinarie ma riprogrammate e interventi straordinari per continuità territoriale aerea, mobilità interna e metano. Ora - ha sottolineato il governatore
Francesco Pigliaru - è una nostra responsabilità spenderli bene». È
stato il Patto per la Sardegna, firmato col Governo a luglio con l'obiettivo di mitigare gli svantaggi della condizione di insularità,
uno dei temi trattati nell'intervista del direttore di Panorama Giorgio Mulè al presidente della Regione. L'incontro a due, ieri a Palazzo Regio, è tra gli appuntamenti dell'iniziativa Panorama d'Italia, che in questi giorni fa tappa a Cagliari.
Patto con il Governo, riforma della sanità, trasporti, agroalimentare,
energia, vertenza entrate, migranti, trasporti. Il presidente ha
approfondito la questione low cost: «È un tema cruciale e i territori
italiani non devono essere lasciati troppo soli nel rapportarsi a un
giocatore che si è imposto così tanto a livello europeo come Ryan Air.
È certamente utile che i singoli territori trattino, ma con un interlocutore così forte è bene che sia il Paese a sedersi e discutere, con una linea comune, pur nel rispetto delle specificità di ognuno».
Altro tema, le energie rinnovabili: «La Sardegna come regione autonoma
energeticamente? Sì, è un obiettivo possibile, anche nel Nord della
Germania si sta sperimentando l'autonomia energetica di un'isola con
le rinnovabili, peraltro in collaborazione con due realtà sarde come
il Crs4 e l'Università di Cagliari. Nel frattempo abbiamo stanziato 20
milioni per iniziare a strutturare la rete di punti di ricarica per le
auto elettriche». Quanto al metano, «in questa fase di passaggio
graduale verso le rinnovabili il metano è una tappa essenziale. Uno
degli assi portanti del Patto con il Governo, che si è impegnato a far
sì che il metano arrivi nelle case dei residenti in Sardegna e che ci
arrivi a un prezzo uguale o minore rispetto a quello che viene pagato
nella penisola».
Quanto ai punti franchi, «la Regione si impegna a sbloccarli. Stiamo
inoltre lavorando insieme a Corsica e Baleari perché la condizione di
insularità sia riconosciuta dall'Europa». Altro punto del dialogo è
stata la questione migranti, l'adesione al piano che ci assegna una
quota del 2,96% del numero complessivo dei migranti giunti nel nostro
Paese. Pigliaru ha sottolineato come non abbia «alcun senso legare le
politiche sull'immigrazione alla disoccupazione giovanile: si tratta
di risorse differenti». Il problema della disoccupazione giovanile c'è
in tutta Europa e non è aggravato dall'immigrazione che va a coprire
lavori diversi. Ai nostri ragazzi dobbiamo dare una buona istruzione,
cosa su cui puntiamo moltissimo attraverso il progetto Iscol@,
investendo sia nell'edilizia scolastica che nella didattica».

COMUNE. Zedda incontra il centrosinistra «Pianificati 5 anni di governo»
Assemblea autoconvocata in un hotel per esaminare le linee programmatiche

Il cantiere del centrosinistra si è
 riunito ieri con discrezione.
Sindaco e consiglieri di maggioranza, assessori, capigruppo, segretari
di partito: per trovarsi e discutere
(al riparo da distrazioni e per
una volta lontani da palazzo Bacaredda)
 si sono autotassati e dati
appuntamento all'hotel Regina Margherita con l'unico obiettivo di
verificare l'esistenza o meno
di identità di vedute su quel che c'è da
fare o immaginare per i prossimi cinque anni. L'assemblea politica ha
lavorato l'intera giornata.
«Con profitto finale e la constatazione»,
riassume il sindaco Massimo Zedda,
«che il contenuto delle dichiarazioni programmatiche previste per legge 120 giorni dopo l'insediamento, e che dovrò presto presentare al Consiglio, è
accettato dalle parti che formano la maggioranza».

IL DUP Le linee programmatiche che Zedda sta per illustrare all'Aula di fatto si fondono nel Documento unico di programmazione (Dup), che sostituisce la Relazione previsionale e programmatica «e rappresenta», precisa il sindaco, «lo strumento che consente, in modo più stringente rispetto a quanto poteva avvenire in passato, la guida strategica e operativa del Comune».

I TEMI Si è discusso ampiamente di contenuti («piano delle opere
pubbliche, servizi sociali, mobilità e raccolta differenziata, direttrici di sviluppo prossimo venturo, risorse da ricercare e impiegare ma anche di Città metropolitana»), restando però nel solco di quanto stabilisce il Documento unico di programmazione. È la nuova Bibbia dell'amministratore: tutto - anche i dettagli di una piccola opera - devono essere annunciati e scritti nel Dup. Questo documento (diviso in due parti, una strategica e una operativa) deve essere
approntato e approvato prima del Bilancio «perché ne detta le linee
guida».

LO SFORZO Autoconvocarsi per fissare cinque anni di attività politica
e amministrativa ha significato (al di là del tempo espropriato alle rispettive famiglie) anche uno sforzo supplementare per tutte le componenti del centrosinistra, mosse dalla necessità di accentuare la «compattezza al servizio dell'azione politica». Zedda: «Per questa
ragione, visto il buon esito di questa iniziativa, che continuerò nei
prossimi giorni incontrando le parti sociali, il neopresidente della Camera di commercio De Pascale ma anche l'arcivescovo Miglio, ci ritroveremo entro pochi mesi per una verifica».
IL PD Fabrizio Rodin, presidente del gruppo consiliare Pd, traccia un bilancio dell'assise: «Non era mai accaduto prima di incontrarci per discutere un ordine del giorno che prevedesse la presenza del sindaco,
degli assessori e di tutta la maggioranza». La constatazione: «Le linee programmatiche, che ci ha trovati concordi, sono anche il frutto
dello sforzo corale fatto dal Partito democratico durante la campagna
elettorale». Impegno «che continua, sulla base delle esigenze della
città».
Pietro Picciau

Nessun commento:

Posta un commento